Skopje. Il clima politico nella Repubblica di Macedonia si sta surriscaldando. Ieri sera, nel Parlamento di Skopje, è andata in scena una protesta violenta. Manifestanti del fronte conservatore hanno fatto irruzione, in segno di protesta, nella sede parlamentare per protestare contro l’elezione alla presidenza dell’Assemblea di un membro del partito della minoranza albanese.
Un centinaio di persone sono rimaste ferite nel corso degli scontri, fra i quali diversi deputati e 22 poliziotti.
La Polizia macedone, nella tarda serata, ha completato lo sgombero del Parlamento, facendo evacuare tutti i deputati ed i manifestanti che avevano fatto irruzione nell’edificio.
Tutti gli ingressi sono stati presidiati da agenti mentre a difesa sono state erette barriere metalliche.
Il presidente Gjorgje Ivanov ha convocato per oggi i leader di tutti i partiti per cercare di risolvere la situazione di profonda crisi.
In un breve intervento, sempre ieri sera, Ivanov ha lanciato un invito alla calma e alla moderazione, affermando che solo il popolo macedone può risolvere i suoi problemi. Inviti al dialogo e alla fine delle violenze sono venuti da numerosi ambasciatori esteri e dal commissario Ue all’allargamento, Johannes Hahn.
Per l’Alto rappresentante della Politica europea, Federica Mogherini. “quello che abbiamo visto ieri a Skopje è particolarmente preoccupante e molto triste per tutti noi”. “Consideriamo la violenza sempre inaccettabile – ha aggiunto – ancora di più quando si verifica nella casa della democrazia. Crediamo che tutti a Skopje dovrebbero seguire i principi costituzionali, la democrazia e portare il Paese fuori da questa seria crisi che può essere pericolosa”.