SHARM EL-SHEIKH. Nella giornata di ieri, presso la sede del Decimo Gruppo Navale Costiero, nel porto di Sharm El-Sheikh, nella suggestiva cornice della costa meridionale della penisola del Sinai, in Egitto, si è svolta la cerimonia di avvicendamento dei Comandanti dei quattro Pattugliatori Costieri della Terza Divisione Navale della Marina Militare, impegnati nell’ambito della missione di pace Multinational Force & Observers (MFO).
Alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Terza Divisione, capitano di vascello Salvatore Damiano e del Comandante del Decimo Gruppo Navale Costiero, capitano di fregata Carlo Saverio D’Apote, i tenenti di vascello Danilo Dallocchio, Marco Pilade, Ambra Francolini e Francesco Mezzani hanno passato ufficialmente il testimone del Comando delle rispettive unità, nave Esploratore, nave Sentinella, nave Vedetta e nave Staffetta, ai tenenti di vascello Antonio Bruno, Domenico Mileti, Carlo Conte e Vincenzo Mazzella.
Al termine della rassegna da parte delle Autorità militari dell’intero contingente della Marina Militare schierato a terra, nel piazzale antistante l’ormeggio delle navi, la cerimonia è continuata a bordo di ciascuna delle quattro unità battezzate “Navi del Deserto”, dove i nuovi Comandanti sono stati formalmente riconosciuti dai rispettivi equipaggi.
Si tratta di un evento storico.
Per la prima volta in 25 anni, tutte e quattro le unità della classe Esploratore sono state dislocate contemporaneamente in teatro operativo, a testimonianza sia del continuo e crescente impegno che sin dal 1982 la Marina Militare e quindi l’Italia assicura in questo territorio.
La cerimonia di ammaina bandiera, la lettura della preghiera del marinaio e l’inno nazionale cantato dagli equipaggi delle unità e dal personale del contingente nazionale, schierati fronte alla bandiera, ha conferito appropriata solennità all’evento.
A seguire, il capitano di vascello Salvatore Damiano ha colto l’occasione per esprimere, a nome dell’intera Squadra Navale, l’apprezzamento per il contributo e l’impegno profuso dal contingente italiano, unica componente navale dell’M.F.O., e ha sottolineato con enfasi il ruolo cruciale che queste unità svolgono nel preservare la libertà di navigazione e transito lungo lo Stretto di Tiran e nel Golfo di Aqaba, in linea con quanto previsto dal trattato di pace di Camp David del 1979 tra Egitto e Israele.
Ai nuovi Comandanti il delicato compito di continuare a perseguire gli obiettivi della missione nell'”Osservare”, “Verificare” e “Riportare” (OVR) possibili violazioni al Trattato di Pace e supportare le autorità locali a tutela dell’ambiente marino.
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