Marina Militare: il PMA della Brigata Marina San Marco presente a Jesi per il COVID-19 è stato chiuso. Imbarcato su Nave San Giusto

Ancona. Il Posto Medico Avanzato (PMA) della Brigata Marina San Marco è stato imbarcato, oggi, dal porto di Ancona a bordo della nave anfibia “San Giusto”.

Il PMA era stato installato in meno di 72 ore a Jesi (Ancona) dallo scorso 2 aprile presso l’ospedale “Carlo Urbani” nella lotta al COVID-19.

Le fasi di imbarco dei materiali su Nave San Giusto

Nave “San Giusto” era già in Mare Adriatico impiegata nella presenza e sorveglianza con compiti di Vigilanza Pesca.

Dal 1959 la Marina Militare svolge questi compiti nelle acque internazionali, interessate maggiormente alle attività delle flotte pescherecce italiane.

Quanto fatto a Jesi, in supporto all’ospedale “Carlo Urbani”, haevidenziato alcune capacità che la Marina Militare e, in questo caso specifico la Brigata Marina San Marco, riesce ad esprimere in pochissimo tempo: la proiezione di forze dal mare.

“Per la prima volta il Posto Medico Avanzato che abbiamo allestito a Jesi – ha commentato il comandante del 1° Reggimento San Marco. Capitano di Vascello Aldo Sciruicchio – ha avuto le caratteristiche che lo paragonano ad un ospedale, con le specifiche COVID-19 relative ai pazienti che abbiamo ospitato. All’estero è stato già fatto, ad Haiti, quando l’ospedale è stato trasportato per l’emergenza terremoto. In Italia è stata la prima volta”.

 

Il porto di Ancona con i mezzi della Marina Militare pronti per l’imbarco

“La particolarità della Brigata Marina San Marco – ha aggiunto – è proprio quella della proiezione dal mare cioè poter dispiegare ovunque ci sia la necessità reparti in grado di poter concorrere alle emergenze nazionali e internazionali.”

“Non siamo di certo avvezzi a questo tipo specifico di emergenze – ha proseguito – come del resto nessuno poteva esserlo per il Covid-19, e il primo pensiero è un sentimento di cordoglio per chi non ce l’ha fatta. Sapere però di aver collaborato a salvare tante persone ci rende fieri e orgogliosi. Il bilancio è sicuramente positivo. Il posto medico avanzato ha come scopo di effettuare in triage per le attività in tema Difesa, quindi per pazienti con ferite di armi da fuoco o problematiche ortopediche. In questo caso ci siamo riconfigurati per l’emergenza COVID-19.”

La Marina è al servizio per il Paese ma in questo caso. ha concluso, “siamo stati al servizio con il Paese. Abbiamo formato una squadra, un perfetto equipaggio con il personale sanitario di Jesi, l’amministrazione comunale e la Protezione Civile.”

“Nave San Giusto – ha evidenziato il suo comandante, Capitano di Vascello Aniello Cuciniello – svolge prioritariamente il compito assegnato alla Marina, difesa degli interessi nazionali e sicurezza sul mare e dal mare per un Paese come l’Italia a preminente connotazione marittima. In questi giorni abbiamo tutelato le attività di pesca nell’Adriatico messe a dura prova dall’emergenza sanitaria in corso”.

“Ora il ripiegamento del Posto Medico Avanzato – ha concluso il comandante Cuciniello – ci permette di addestrarci durante una reale attività operativa alla proiezione dal mare e sul mare di reparti della Marina ovunque sia necessario e in questo caso il 1° Reggimento San Marco”.

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