Taranto. La portaerei Cavour esce dal bacino di carenaggio “Edgardo Ferrati” dell’Arsenale Militare Marittimo di Taranto, dopo aver ultimato i lavori iniziati lo scorso 20 luglio.
Dal dicembre 2018 l’Unità della Marina Militare sta proseguendo la sosta in bacino per effettuare una serie di lavorazioni di ammodernamento e ristrutturazione, tra cui l’importante intervento di carenaggio periodico oltre alla metallizzazione del ponte di volo per contenere gli impatti termodinamici dei velivoli F-35B.
I lavori allo scafo sono stati svolti attraverso l’applicazione di un ciclo di pitturazione all’avanguardia in termini di tutela dell’ambiente marino.
Le opere di ammodernamento termineranno nella primavera del prossimo anno e sono stati eseguiti a cura del personale delle principali industrie nazionali di riferimento in ambito navale militare, come la Fincantieri e la Leonardo, ma anche grazie alla piccola-media impresa tarantina, oltre al concorso delle maestranze arsenalizie.
La scelta operata dalla Marina Militare di eseguire i lavori di trasformazione della portaerei Cavour nell’Arsenale pugliese è l’espressione dell’impegno che la Forza Armata mette a sostegno della città in considerazione della ricaduta, in termini economici, sull’indotto del territorio.
Inoltre, grazie all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze tecniche, tecnologiche e di ingegneria logistica, si è mirato a valorizzare la locale cantieristica navale e a fronteggiare le future esigenze delle unità della flotta per il prossimo quadriennio come le nuove Fregate e i nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA).
L’Arsenale tarantino si conferma come la più importante realtà produttiva della Difesa, fortemente integrato nel tessuto produttivo della città dei due mari e volano di prospettive di sviluppo e crescita per l’industria nazionale e locale.
Al termine delle attività manutentive, la portaerei dovrà affrontare un periodo di addestramento propedeutico alla successiva partenza per gli Stati Uniti, dove condurrà alcuni test con i velivoli F 35B a bordo.
La nave e la sua componente aeronavale imbarcata sono capacità specialistiche della Marina Militare, determinanti per la sicurezza del Paese, quali strumenti flessibili e proiettabili a distanza e in grado di assicurare la difesa degli interessi nazionali “sul mare e dal mare”.
Con l’ingresso in linea dei nuovi velivoli, la Marina Militare italiana, la US Navy e la Royal Navy britannica saranno le uniche marine al mondo a disporre di portaerei in grado di operare con i velivoli F 35.
Nave Cavour
Nave Cavour (CVH 550) è una portaerei STOVL (Short Take Off and Vertical Landing) italiana, costruita da Fincantieri, ed entrata in servizio per la nostra Marina Militare nel 2009.
È la Nave sede dell’Insegna del comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) da cui dipende organicamente: è pertanto la Nave Ammiraglia della Marina Militare e il suo comandante prende l’appellativo di “Comandante di Bandiera”.
La Cavour nasce grazie ad un progetto degli anni ’90, sancito tramite un contratto tra la Direzione Generale degli Armamenti Navali (NAVARM) e la Fincantieri. Il contratto fu firmato nel novembre del 2000. Il tutto per per dotare la Marina Militare di una vera e propria portaerei.
Il Cavour, un progetto interamente italiano, rappresenta l’investimento tecnologico più importante del sistema industria difesa nazionale.
La Nave è stata impostata nel cantiere di Riva Trigoso (Genova) il 17 luglio del 2001.
Per le sue dimensioni, è stata realizzata in due distinti tronconi.
Il varo, della sola parte poppiera, è avvenuto il 20 luglio del 2004 nel cantiere navale genovese alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi,
Poi lo scafo varato è stato trasferito a Muggiano (La Spezia) per essere unito alla parte prodiera. Il 15 settembre 2004, con il congiungimento della prora è terminata la prima fase di impostazione della nuova ammiraglia della Marina Militare.
Ha ricevuto, alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte cariche militari e civili dello stato, la Bandiera di Combattimento il 10 giugno 2009.
E’ un’Unità che riveste un ruolo centrale nelle missioni di proiezione, sul mare e dal mare, nei vari contesti organizzativi, tanto a carattere interforze che multinazionale. E risponde anche all’interesse di disporre di uno strumento navale con elevate capacità di Comando e Controllo, da impiegare quale strumento operativo per la gestione di qualsiasi tipo di operazione necessaria per la sicurezza globale e la tutela degli interessi del Paese nel mondo.
Ma ha anche la capacità di portare, con tempestività e grande autonomia logistica, un potenziale di intervento in zone in cui si sia verificato un disastro ambientale o in aree in cui si richiede un soccorso umanitario, con una spinta versatilità e flessibilità.
In tale contesto si inquadra la missione umanitaria “White Crane” a favore alla popolazione di Haiti a seguito del rovinoso terremoto del gennaio 2010.
L’intervento ha fornito un eloquente esempio delle potenzialità del Cavour: con la moderna area ospedaliera e le elevate caratteristiche di autonomia logistica, mobilità e flessibilità, sono stati raggiunti risultati importanti in termini di assistenza e benefici per la popolazione haitiana.
Arsenale Militare Marittimo Taranto
L’Arsenale Militare Marittimo di Taranto è un Arsenale di grande potenzialità per la quantità e la qualità del personale impiegato, per la consistenza e la funzionalità delle infrastrutture, degli impianti e dei mezzi ed attrezzature di lavoro in dotazione.
Fa parte dell’area Tecnica-Industriale della Difesa (di cui rappresenta, con i quasi 2.400 dipendenti civili, l’Ente anche numericamente più importante) e i suoi compiti consistono principalmente nell’assicurare il supporto e l’efficienza delle Unità Navali, secondo un programma annuale di soste lavori e di interventi che viene proposto dallo Stato Maggiore, concordato ed approvato dall’Ispettorato Navale Logistico, previo esame congiunto con lo Stabilimento.
Per i particolari compiti ad esso devoluti, l’Arsenale, oltre a rappresentare uno stabilimento di lavoro vero e proprio, costituisce una struttura tecnico-logistica di grande rilievo.
Infatti, dovendo assicurare la disponibilità e la prontezza operativa delle Navi della Forza Armata non solo interviene per la manutenzione e la riparazione di apparati ed impianti dal contenuto tecnologicamente elevato, ma provvede anche al complesso e significativo supporto necessario ad una nave ai lavori (erogazione di aria compressa, acqua, energia elettrica, disponibilità di mezzi di trasporto e di sollevamento, bacini di carenaggio, ecc.); al controllo delle lavorazioni eseguite a bordo dall’industria privata (assicurando che le stesse rispondano ai requisiti di qualità previsti dagli standard della Marina, all’acquisto di materiali e componenti non a controllo centralizzato destinati direttamente alle Unità Navali.
In aggiunta ai compiti istituzionali, l’Arsenale è chiamato a svolgere, nei limiti e con le modalità previste dai regolamenti e dalle leggi in vigore, attività che, seppure di carattere secondario sono altrettanto importanti e significative: assistenza alla Protezione Civile, interventi nelle calamità naturali, supporto alle Unità Navali appartenenti ad altre Forze Armate ed alla Marina Mercantile, assistenza ai barotraumatizzati.
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