Marina Militare, per la potabilizzazione dell’acqua sulle navi rispettati i parametri di legge

Roma. La Marina Militare risponde, con un comunicato ufficiale, alle tante speculazioni mediatiche che, in questi giorni, sono emerse relativamente alla potabilità del’acqua a bordo delle navi.

Sulle navi fatti i controlli per la potabilizzazione

 

E sulla potabilità dell’acqua a bordo delle navi, la Marina Militare precisa che, già dal 2004, ha avviato le azioni necessarie per dotare unità navali, di impianti di produzione, distribuzione e gradevolizzazione dell’acqua in linea con la normativa in vigore.

“Tali impianti – si legge nella nota – sono composti da dissalatore ad osmosi inversa, sistema di potabilizzazione e sistema di clorazione, rispondono ai requisiti vigenti e subiscono controlli periodici, mediante specifici esami di laboratorio, per verificarne costantemente la rispondenza alle regolamentazioni riconosciute a livello nazionale e internazionale, previste anche per le navi adibite al trasporto commerciale e passeggeri (Decreto legislativo numero 31 del 2001 e successive modifiche e integrazioni)”.

I controlli, laddove non possono essere effettuati dai laboratori della Forza Armata, vengono esternalizzati a laboratori certificati.

“Nonostante ciò non è possibile escludere, vista anche la complessità degli impianti, che possano verificarsi temporanee e contingenti anomalie di funzionamento o eventi fortuiti – aggiunge la nota – come può accadere in ogni comunità e per ogni sistema ad elevato tasso tecnologico”.

Inoltre, la Forza Armata fa notare che “la medesima attenzione viene posta anche in merito ai controlli effettuati nei locali dove si confezionano i pasti”. “Gli esami di laboratorio previsti dai protocolli HACCP – viene evidenziato – condotti fino ad oggi non hanno rivelato alcuna situazione degna di nota.

“Abbiamo sempre agito con grande senso di responsabilità per tutelare la salute dei propri uomini e donne – precisa la nota – in ogni circostanza, attraverso controlli adeguati, standard di sicurezza elevati e uso delle tecnologie più avanzate per rendere le nostre navi sempre più orientate, oltre che alla difesa dal mare e sul mare del Paese, alle esigenze della collettività e al benessere dell’equipaggio”.

Inoltre, negli anni, tutte le segnalazioni inerenti patologie particolari tra il personale militare e civile che ha prestato servizio sulle unità della Marina Militare “sono state opportunamente analizzate e prese a carico dagli organi competenti non appena se ne avuta notizia ufficiale”.

La nota spiega che quanto riportato dai media sulle eventuali azioni che la Marina Militare avrebbe avviato nei confronti del Maresciallo Emiliano Boi in servizio a La Spezia sono tutte notizie prive di fondamento,

La Forza Armata vuole chiarire all’opinione pubblica di non avere “intrapreso alcuna azione disciplinare nei confronti del sottufficiale in questione” né tantomeno di “avere segnalato alle Autorità giudiziarie eventi che lo coinvolgono in qualche modo neanche a seguito di sue segnalazioni circa la potabilità dell’acqua a bordo delle Unità militari”.

“Collaboriamo pienamente e con il massimo rispetto nel lavoro della Magistratura – spiegano ancora da Palazzo Marina – che ha facoltà di agire d’ufficio nel caso di notizia di reato e, pertanto, non ritiene opportuno esprimere giudizi o sindacarne l’operato che certamente avrà le caratteristiche dell’indipendenza, completezza e competenza”.

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