Amendola (Foggia) – dal nostro inviato. Tra gli oltre 20 partecipanti al 22° corso per operatori APR Micro/Mini (APRM) che si è tenuto, nei mesi scorsi nelle aule del Centro di Eccellenza per Aerei a Pilotaggio remoto dell’Aeronautica Militare ad Amendola (Foggia), il migliore è risultato il Tenente di Vascello Dante Guardamagna.
Al momento della premiazione, il sottocapo dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Luca Goretti ha detto di essere molto contento di consegnare il riconoscimento ad un ufficiale della Marina Militare, evidenziando così appieno il senso di interforza e di interagenzia del Centro pugliese.

L’ammiraglio Torresi premia Il Tenente di Vascello Dante Guardamagna
A premiare l’ufficiale della Marina, l’Ammiraglio Placido Torresi, comandante delle Forze Aeree della Marina Militare.

L’ammiraglio Placido Torresi
Report Difesa, lo ha intervistato.
Ammiraglio, uno dei vostri allievi si è classificato al primo posto nel corso per operatori APR Micro/Mini (APRM). Questo risultato cosa rappresenta per la Marina Militare?
La Marina Militare da tempo è alla ricerca di sistemi che possano essere utilizzati a bordo di unità navali. Questo ci distingue un po’ dalle altre Forze Armate. Ma la base di partenza è uguale per tutti.
Siamo molto interessati a partecipare all’addestramento e alla crescita personale che si svolge, qui ad Amendola nel Centro di Eccellenza. Questo ci permette scambi di culture, di professionalità con altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato.
Per la Marina Militare il vero lavoro è quello di rapportare tutto questo al nostro ambiente operativo. E’ un ambiente molto rischioso, pericoloso dove si richiede grande attenzione e sistemi strutturati (come gli APR Ndr) per operare a bordo delle nostre navi.
Come devono operare?
Devono resistere al vento molto forte, a condizioni di impiego particolari (basti pensare ai livelli di salinità, ai movimenti delle navi Ndr) che fanno sì che non tutti i sistemi siano adatti all’impiego per la nostra Forza Armata. In questo momento, non abbiamo ancora sistemi in uso perché ne stiamo provando diversi.
Quindi è importante l’addestramento?
Certo, perché ci consente di avere una base comune con le altre Forze Armate e di affrontare le sfide future a bordo delle navi.
In particolare, cosa chiedete al settore industriale?
All’industria chiediamo APR che siano in grado di svolgere le loro funzioni su unità navali capaci di resistere, ripeto, ad ogni esigenza di una nave in navigazione e che, soprattutto, non limitino né vincolino la nave stessa. Devono essere sistemi che possano essere lanciati e recuperati da un’unità mentre è in movimento. Senza costringere un comandante a bloccarla per recuperare il sistema.
Ci sono collaborazioni in corso?
Si ne abbiamo di diverse. La più importante, in questo momento, è con la Leonardo Helicopter Division che sta sviluppando un sistema denominato HERO. Il sistema sarà sperimentato dalla Marina Militare nell’autunno prossimo, nel corso di un’importante esercitazione (la Ocean 2020 Ndr). Faremo parte della sperimentazione e dell’esercitazione. Per questo ho bisogno di personale addestrato che sappia valutare il sistema.
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