Di Chiara Cavalieri
TEL AVIV. C’è l’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

Un componente della Brigata Al Qassam (ala militare di Hamas)
Questi, secondo quanto è stato riferito dalle parti, sono i dettagli dell’intesa che è stata, suddivisa in più fasi.
Essa prevede misure per garantire il rilascio dei prigionieri, la sospensione delle ostilità e la ricostruzione delle infrastrutture distrutte.

Edifici di Gaza distrutti dai bombardamenti israeliani
Ecco i punti principali.
Prima Fase (42 giorni)
1. Cessazione delle operazioni militari reciproche: Le forze israeliane si ritireranno verso est, lontano dalle aree densamente popolate, garantendo una sospensione temporanea delle attività aeree militari nella Striscia di Gaza.
2. Ritorno degli sfollati: I cittadini potranno rientrare nelle loro abitazioni. L’area della Valle di Gaza sarà sgomberata e aperta al traffico umanitario.
3. Aiuti umanitari: Sin dal primo giorno, saranno autorizzati 600 camion giornalieri con cibo, medicinali, carburante e materiali per la rimozione delle macerie.
4. Scambio di prigionieri: Hamas libererà 33 israeliani, inclusi donne e bambini, in cambio di un numero proporzionale di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. Il rilascio sarà progressivo e distribuito nell’arco delle sei settimane.
5. Monitoraggio internazionale: Nazioni Unite e organizzazioni umanitarie garantiranno assistenza continua durante la fase iniziale.
Seconda Fase (42 giorni)
L’obiettivo è stabilire una calma sostenibile con il ritiro definitivo delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza.
Sarà avviato uno scambio di tutti i prigionieri israeliani vivi con un numero concordato di detenuti palestinesi.
Terza Fase (42 giorni)
Scambio dei corpi: I resti delle vittime saranno restituiti dopo l’identificazione.
Ricostruzione e risarcimenti: Gaza sarà ricostruita con un piano triennale supervisionato da Qatar, Egitto e Nazioni Unite. Verranno costruite nuove case e ripristinate le infrastrutture civili.
Apertura dei valichi: Sarà garantita la libera circolazione di persone e merci.
Garanzie e supervisione
L’accordo sarà monitorato da Qatar, Egitto e Stati Uniti, che agiranno come garanti. Le misure includono il divieto di nuovi arresti per gli ex detenuti palestinesi rilasciati e l’accesso continuo agli aiuti.
L’intesa rappresenta un primo passo verso una tregua duratura e la ricostruzione della vita nella Striscia di Gaza dopo anni di conflitti devastanti.
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