Meteorologia: a Rovereto una tre giorni dedicata ad una materia che interessa istituzioni, aziende e privati

Rovereto (Trento).  “A chi serve la meteorologia?”. E’ stato questo il titolo della quarta edizione del Festivalmeteorologia (https://event.unitn.it/festivalmeteorologia2018/) conclusasi, ieri, a Rovereto (Trento). Nel corso dei ti tre giorni si sono tenute numerose conferenze, incontri, tavole rotonde, laboratori ed eventi culturali.  Il Festivalmeteorologia è stato organizzato dall’Università di Trento, dal Comune di Rovereto, da Trentino Sviluppo e dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto.

Un radar per il meteo

La risposta a questa domanda è stata inequivocabile: la meteorologia serve a tutti, dalle aziende alle istituzioni, dai professionisti ai privati cittadini.

“Sempre di più – ha dichiarato in chiusura dell’evento il responsabile scientifico Dino Zardi – il festival di Rovereto si conferma come il luogo d’incontro dei diversi soggetti che compongono la comunità della meteorologia italiana e di confronto con il variegato pubblico di utenti professionali, appassionati, studenti e famiglie. La meteorologia italiana sta vivendo una nuova primavera, ed è giusto farla conoscere. La città ha accolto con entusiasmo questa opportunità, ora dobbiamo andare avanti e crescere!”

Nel corso delle conferenze meteorologi, ricercatori, professori universitari e rappresentanti delle istituzioni hanno illustrato le nuove frontiere delle scienze dell’atmosfera, gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia e nel mondo e l’utilità della meteorologia in ogni ambito della società: dall’agricoltura al settore energetico, dai mari allo spazio, passando per le infrastrutture, la sicurezza, il turismo e la salute pubblica. I tanti gli ambiti della vita di tutti i giorni in cui è fondamentale guardare il cielo con competenza.

Ospite d’eccezione del Festival il capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli che ha illustrato il progetto della nuova piattaforma IT-Alert, allo studio del Dipartimento che sarà a supporto del sistema di allertamento per diverse tipologie di rischio, si affiancherà ai sistemi già implementati da Regioni e Comuni, si attiverà nell’imminenza dei pericoli e raggiungerà direttamente la popolazione esposta a rischio.

Angelo Borrelli

Sabato, la sala conferenze del Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo ha ospitato una tavola rotonda dal titolo: ”A chi sono utili le cose che accadono nel cielo?”. Protagoniste dell’evento Angela Celozzi, Maggiore dell’Aeronautica Militare, Erica Cova, meteorologa di Meteotrentino, Serena Giacomin, meteorologa di Meteo expert, Isabella Riva, meteorologa di ENAV, Claudia Adamo di Rai Pubblica Utilità Meteo e Mobilità e la docente dell’Università di Bologna Silvana Di Sabatino. Alla tavola rotonda, moderata da Luca Calzolari, direttore de http://ilgiornaledellaprotezionecivile.it, hanno partecipato anche Frank Marzano, professore dell’Università di Roma “La Sapienza” e Marco Giazzi, presidente dell’associazione MeteoNetwork. Giocando con l’ABC del meteo, cioè con le parole che individuano le attività umane che hanno bisogno della meteorologia, ciascuna protagonista ha spiegato, grazie all’esperienza acquisita sul proprio campo, le diversi applicazioni nei vari settori.

Ieri, il Festival ha visto confrontarsi esperti del settore, consorzi, istituzioni, associazioni e aziende sul tema dell’agrometeorologia e di come innovazione e tecnologia siano al servizio dell’agricoltura. In contemporanea, presso la sede di Rovereto dell’Università di Trento, si è svolta la sessione interamente dedicata alla formazione universitaria nel settore della meteorologia. Come ogni anno, inoltre, il Festival ha ospitato numerose iniziative dedicate alla didattica e all’educazione che hanno visto protagonisti i ragazzi delle scuole.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

Autore