Missione NATO KFOR in Kosovo: la Macedonia del Nord entra a far parte del Comando Regionale Ovest a guida italiana

Pristina.  Salgono a 27 le nazioni che contribuiscono alla missione NATO KFOR in Kosovo, con l’arrivo di 44 soldati fornito dalla
Macedonia del Nord. Il contingente di Skopje contribuirà alla sicurezza e alla libertà di movimento per tutti I cittadini in Kosovo, secondo il mandato della Risoluzione ONU 1244 del 1999.

I militari macedoni saranno inquadrati nel Comando Regionale Ovest su base 5° Reggimento artiglieria terrestre lanciarazzi “Superga” di Portogruaro, con compiti di pattugliamento della regione occidentale e di vigilanza del monastero serbo-ortodosso di Visoki-Decani, unico sito di interesse culturale la cui sicurezza è affidata alla missione della NATO KFOR.

Saluto alla bandiera della Macedonia del nord

La bandiera della Macedonia del Nord è stata issata oggi durante una cerimonia solenne cui hanno partecipato rappresentative delle sette nazioni, oltre l’Italia, che costituiscono il Comando Regionale Ovest guidato dal Colonnello Gianluca Figus. Sono intervenuti il rappresentante diplomatico della Macedonia del Nord in Kosovo e il Generale di Divisione Michele Risi, Comandante di KFOR, il quale ha sottolineato l’importanza del nuovo contributo di truppe, che “aiuterà a rinforzare i legami tra la Macedonia del Nord e le altre 26 nazioni che attualmente partecipano alla missione dell’Alleanza Atlantica in Kosovo, al servizio della sicurezza e della stabilità regionale”.

KFOR è la più longeva delle operazioni della NATO, è costituita da circa 3.500 militari ed è comandata ininterrottamente dal 2013 dall’Italia. Oltre ai compiti di sicurezza, la missione fornisce imparzialmente assistenza alle istituzioni e alle comunità in Kosovo, contribuendo tra l’altro alla risposta locale al Covid-19.

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