NATO: incontro oggi a Bruxelles dei ministri degli Esteri dell’Alleanza. Il Segretario Generale Mark Rutte alla stampa ribadisce la posizione contro la Russia e comunica l’apertura di una sede ad Amman

BRUXELLES. I ministri degli Esteri della NATO discuteranno, oggi a Bruxelles, della crescente campagna di azioni ostili della Russia contro i Paesi dell’Alleanza Atlantica..

“Ciò che stiamo vedendo è che la Russia – ha spiegato il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte – ma anche la Cina, stanno cercando di destabilizzare le Nazioni dell’Alleanza,  attraverso atti di sabotaggio, criminalità informatica e, naturalmente, stanno anche cercando di produrre energia, di trasformarla in un’arma nella lotta tra, naturalmente, i nostri sistemi e dobbiamo discutere di come ci difenderemo. E ciò significa che cercherete modi per avere una migliore condivisione di intelligence, ma anche assicurandoci di poter proteggere la nostra infrastruttura critica”.

Il Segretario Generale della NATO; Mark Rutte

 

Ieri, Rutte ha incontrato il Re di Giordania, Abd Allah II.

il re di Giordania Abd Allah II

“Ci ha aggiornato sulla situazione in Medio Oriente – ha riferito nel corso di una conferenza stampa – e, in particolare, abbiamo discusso dell’Iran e del ruolo che questo Paese sta svolgendo nella regione, ricevendo denaro dalla Russia. Denaro che viene poi utilizzato per alimentare gli sforzi di Hamas e Hezbollah per destabilizzare la regione. Ma naturalmente, è stata discussa anche la situazione in Siria stessa e il Medio Oriente in generale. E ieri sera, abbiamo discusso di cosa possiamo fare collettivamente per assicurarci che l’Ucraina abbia la difesa aerea di cui ha bisogno anche per proteggere le sue infrastrutture critiche e l’infrastruttura energetica e, in secondo luogo, come assicurarci che l’Ucraina raggiunga una posizione di forza in modo che poi possa iniziare i colloqui sul suo futuro nella regione”.

Rutte ha definito il Ree giordano “un grande amico della NATO”.

L’Alleanza atlantica sta aprendo un ufficio di collegamento dell’Alleanza ad Amman.

“Questo è stato reso gentilmente possibile dalla Giordania – ha aggiunto il Segretario Generale della NATO  – su ciò che sta accadendo nella regione, non solo in Giordania e in Medio Oriente, ma anche l’impatto che tutto ciò ha, ad esempio, sul Nord Africa e anche sulla Siria. È stato estremamente utile. I ministri degli Esteri hanno potuto fare domande. Quindi questo è stato un buon dibattito, una buona discussione, non mirata a decisioni concrete, ma davvero per imparare da lui, per ottenere le sue intuizioni”.

Rutte ha anche parlato ai giornalisti di quanto sta accedendo in Georgia e di quanto è accaduto, ieri ,in Corea del Sud.

“Condanniamo ogni interferenza nelle libere elezioni nei Paesi della NATO – ha detto rispondendo a una dimanda di un giornalista georgiano -. Siamo anche molto preoccupati, ovviamente, per quello che è successo in Moldavia. Siamo molto contenti del risultato che le elezioni si sono comunque svolte. Chiaramente c’è stata un’interferenza, ma allo stesso tempo, le autorità moldave sono state in grado di condurre le elezioni in linea con i loro principi democratici. Sulla Georgia, ovviamente, la nostra preoccupazione, ovviamente, è su quello che sta succedendo in Georgia stessa. Stiamo davvero seguendo gli eventi. Incoraggiamo molto questo Paese a tornare e a riprendere il suo percorso di integrazione euro-atlantica con l’Unione Europea, con la NATO. Ma siamo davvero preoccupati e seguiamo gli eventi che si stanno verificando in Georgia e quando si tratta di interferenze elettorali da parte di chiunque sia inaccettabile”.

Sulla Corea del Sud essa fa parte della “nostra partnership indo-pacifica con Corea del Sud, Giappone, Australia, Nuova Zelanda – ha spiegato – e questo significa che siamo molto interessati a come si svilupperà. Ma non commenterò la questione interna, la situazione interna sudcoreana.
I sud coreani sono nostri amici molto importanti.. Sttiamo seguendo passo dopo passo e momento per momento cosa sta succedendo. Ma in questo momento, non voglio commentare. Vediamo prima come i coreani sono in grado di affrontare questa situazione”.

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