NATO Industry Day: l’industria della Difesa mostra le proprie capacità ai suoi partner

Di Fabrizio Scarinci

Roma. Venerdì scorso, in seguito alla conclusione della due giorni di lavoro del NATO Industry Forum di Roma, ha avuto luogo, come naturale prosecuzione dell’evento stesso, una giornata espositiva dedicata ai sistemi e agli equipaggiamenti prodotti dall’industria italiana della Difesa.

Un momento della giornata di venerdì

Nato su input della Rappresentanza Italiana presso il Comitato Atlantico e organizzato da Segredifesa in collaborazione con l’AIAD, l’ASAS e l’AIPAS, il “CNAD-NIAG Industry Day” (questo il nome della manifestazione) si è svolto in due fasi distinte; la prima all’interno della base aerea di Pratica di Mare, dove, nel corso della mattinata, ha avuto luogo una mostra statica di mezzi e materiali in dotazione alle nostre Forze Armate e/o sviluppati dalle varie aziende coinvolte, e la seconda a bordo della portaerei Cavour (ormeggiata nel porto di Civitavecchia), dove, nel tardo pomeriggio, si è tenuta la cerimonia conclusiva dell’evento.

Il ponte della Portaerei Cavour

Ad aprire la manifestazione è stato il Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, che in un breve intervento ha sottolineato l’importanza del rapporto tra Forze Armate e industria della Difesa, auspicando che esso evolva verso una sinergia tra tutte le componenti interessate, tenendo conto sia delle prioritarie esigenze di sviluppo capacitivo dello strumento militare che degli obiettivi di innovazione tecnologica e di competitività dell’intero Paese.

L’intervento del Generale Portolano

Oltre al Generale, tra le varie personalità presenti, vi erano anche l’ambasciatore Francesco Maria Talò, rappresentante permanente italiano presso il North Atlantic Council, l’onorevole Guido Crosetto, presidente dell’AIAD, e un variegato gruppo di rappresentanti industriali e addetti militari dell’Alleanza Atlantica.

Quanto alla mostra statica, a fare la parte del leone sono stati certamente i mezzi delle nostre forze aeree e terrestri, con l’Aeronautica Militare che ha esposto un esemplare del caccia multiruolo di quinta generazione F 35A, un Eurofighter Typhoon, un Tornado ECR (Electronic Combat Reconnaissance), un cacciabombardiere leggero AMX, un addestratore T 346, un MB 339, un aereo da trasporto C 27J e un elicottero Combat SAR HH 101 Caesar, e l’Esercito che ha fatto pervenire a Pratica di Mare un VBM Freccia, una nuovissima Blindo Centauro II e un VTMM (Veicolo Tattico Medio Multiruolo) di tipo “Orso”.

Il Generale Portolano insieme al Generale di Squadra Aerea Mauro Lunardi, comandante della Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale. Da notare, sullo sfondo, la presenza di un Tornado ECR e di un HH 101 Caesar

Insieme al materiale esposto dalle due Forze Armate era, ovviamente, presente anche quello delle numerose aziende partecipanti, tra cui Leonardo, Thales Alenia Space, Fincantieri, MBDA Italia, Elettronica, Telespazio, Iveco, Aerea, Beretta, Airbus Italia, Goriziane e Civitanavi.

Tra i prodotti esposti da Leonardo, particolare interesse ha suscitato il sistema di allarme missilistico MAIR (Multiple Aperture Infra-Red), adatto a tutti i tipi di velivoli e in grado non solo di riconoscere le tracce termiche dei missili ostili in avvicinamento ma anche di contrastarli attraverso l’attivazione di contromisure attive come i DIRCM (Direct Infra Red Countermeasures).

Il sistema MAIR di Leonardo

Accanto ad esso era presente un modello dello Skyward, ovvero un sensore di tipo IRST (Infra Red Search and Track) pensato per l’utilizzo da parte dei moderni aerei da combattimento e caratterizzato dalla capacità di tracciare gli obiettivi nemici senza emettere alcun segnale, garantendo al velivolo utilizzatore un certo grado di “invisibilità” e un’elevata capacità di contrastare i velivoli stealth.

Lo stand di Leonardo ospitava, inoltre, alcuni prodotti della controllata Larimart, tra cui alcuni innovativi giubbetti antiproiettile studiati per le specifiche esigenze degli operatori terrestri (o, eventualmente, da sbarco) di Esercito, Marina e Aeronautica, una nuova maschera “CBRN” per il sistema “Soldato Sicuro” pensata al fine di massimizzare la compatibilità di armi e ottiche presenti nello stesso sistema, due display posto comando di tipo LRT 350/D 19 ed LRT 850/D 23, un computer veicolare LRT 350 II C2D (operante con un software sviluppato da Leonardo), un interfono digitale (sempre per veicoli), il nuovo terminale di comunicazione LRT 360 e il display multifunzione LRT 362, entrambi pensati per applicazioni navali di ultima generazione.

La nuova maschera anti CBRN proposta da Larimart

Nello spazio espositivo di Thales Alenia Space spiccava, invece, la presenza dei modelli in scala di alcuni dei sistemi satellitari utilizzati dalle nostre Forze Armate, tra cui quello dell’Athena Fidus, moderno satellite italo-francese per le telecomunicazioni capace di operare in banda Ka al fine di garantire maggiori livelli di sicurezza e protezione alle proprie trasmissioni, quello del Sicral 2, utilizzato anch’esso nel campo delle comunicazioni sia dal nostro strumento militare che da quelli di altri Paesi dell’Alleanza Atlantica, e quello di uno dei quattro satelliti del nuovo sistema per l’Osservazione della Terra mediante radar ad apertura sintetica COSMO SkyMed di seconda generazione, caratterizzata, rispetto alla variante originale del COSMO SkyMed, da una migliore risoluzione spaziale e da superiori capacità in fatto di immagazzinamento e velocità di trasmissione dei dati.

Modello in scala del satellite italo-francese Athena Fidus

Un altro stand di particolare interesse era quello di Fincantieri, che ha esposto diversi sistemi ed equipaggiamenti navali, nonché i modelli in scala di alcune delle unità costruite dall’azienda per la Marina Militare, tra cui quello di una fregata classe FREMM, quello della portaerei Cavour e quello del nuovo rifornitore di squadra Vulcano, di cui si attende una nave gemella e il cui progetto è alla base dei nuovi BRF (Batiment revitailleur de forces) della marina militare francese.

Lo Stand di Fincantieri

Per quanto riguarda, invece, MBDA Italia, essa ha partecipato con un mock-up di un missile antiaereo e antimissile a medio raggio CAMM-ER, un modello in scala del nuovo Aster 30 Block 1NT (che nei prossimi anni equipaggerà il nuovo sistema antiaereo e antimissile SAMP-T NG), un missile da crociera aviolanciato di tipo Storm Shadow (sistema dall’elevato impatto strategico che presto verrà sottoposto ad un aggiornamento di mezza vita), un sistema antinave Marte-ER (già venduto all’estero e oggetto d’interesse anche da parte delle nostre Forze Armate) e due esemplari del nuovo missile aria-aria a lungo raggio Meteor, scaturito da un vasto programma multinazionale (attorno al quale si è, tra l’altro, coagulata la stessa MBDA) e fra non molto in servizio con i nostri Eurofighter ed F 35A.

Uno dei Meteor esposti al NATO Industry Day

In aggiunta al materiale appena menzionato, si segnala poi la presenza di alcuni sistemi di Elettronica, di diverse armi individuali Beretta, di alcuni dei prodotti sviluppati da Aerea (impresa lombarda particolarmente attiva nel settore aeronautico e in quello della meccanica di precisione), di alcune proposte di Civitanavi (azienda marchigiana operante nel campo della sensoristica) e di un veicolo anfibio Iveco Super AV, che, oltre ad essere stato recentemente acquistato (in una versione prodotta su licenza da BAE Systems) dal Corpo dei Marines degli Stati Uniti, dovrebbe presto essere introdotto anche tra le file della nostra Forza di Proiezione dal Mare.

Immagine del mezzo anfibio Iveco Super AV

Come già accennato in apertura, dopo la fine della mostra statica la manifestazione si è trasferita sulla portaerei Cavour ormeggiata nel porto di Civitavecchia, dove i numerosi ospiti italiani e stranieri hanno avuto modo di visitare la nave e prendere visione dei mezzi stazionati sul suo ponte di volo, tra cui vi erano un moderno elicottero multiruolo SH-90 (capace di svolgere tanto missioni di tipo ASW/ASuW, quanto missioni di supporto ad operazioni anfibie o ad azioni di contrasto del fenomeno della pirateria) e alcuni jet da combattimento a decollo corto/atterraggio verticale AV 8B Harrier II Plus (anziani ma ancora efficienti caccia multiruolo in dotazione alla nostra Marina, così come al Corpo dei Marines degli Stati Uniti e alle forze aeronavali dell’Armada spagnola, che verranno presto sostituiti dai più moderni F 35B).

Uno degli Harrier presenti sul ponte della portaerei Cavour

In generale, malgrado le difficoltà del periodo (non siamo più nel pieno della pandemia, ma l’emergenza-Covid è ancora ben lungi dall’essere archiviata), si è trattato di un evento molto ben organizzato e perfettamente capace di raggiungere gli obiettivi che i suoi organizzatori si erano prefissati, tra cui quello di mostrare a molti dei nostri alleati e potenziali partner il meglio della nostra produzione e quello di dare un contributo al miglioramento delle connessioni tra Forze Armate e comparto industriale della Difesa, con l’auspicio che lo sviluppo di tale sinergia possa essere supportata in modo sempre più adeguato dalle Istituzioni politiche e che possa costituire il punto di partenza per la definizione di una strategia nazionale maggiormente adeguata alla tutela dei nostri interessi.

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