NATO, Stoltenberg alla COP28: “il cambiamento climatico rappresenta una questione di primaria importanza per la nostra sicurezza, pertanto risulta prioritaria anche per l’Alleanza”

DUBAI. Partecipando ad una Tavola Rotonda organizzata nell’ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28 di Dubai, il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha avuto modo di sottolineare l’enorme impatto del climate change sulla sicurezza globale, ragion per cui tale fenomeno rappresenterebbe fonte di particolare interesse anche da parte della NATO.

Stoltenberg alla COP28

Sempre nel corso dello stesso evento Stoltenberg ha, poi, sottolineato anche la necessità di garantire la transizione energetica dai combustibili fossili verso forniture energetiche sicure e rinnovabili.
Egli ha però ribadito anche la necessità di fare sì che la transizione energetica dai combustibili fossili a fonti di energia più affidabili e meno inquinanti sia attuata in modo da non minare la sicurezza energetica. “La Russia – ha infatti ricordato Stoltenberg – ha usato il gas come strumento per cercare di ricattarci dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina. Non dovremmo, quindi, commettere gli stessi errori nello sviluppo di nuove fonti di energia rinnovabile”.

Il Presidente russo Vladimir Putin. Nelle fasi iniziali del conflitto ucraino la Russia ha cercato di far leva sul gas come arma di ricatto nei confronti dell’Occidente

“La NATO – ha poi proseguito – sta investendo al fine di sviluppare nuove tecnologie più rispettose dell’ambiente che ridurranno la dipendenza dai combustibili fossili”.

L’Alleanza – ha quindi concluso – sta adattando le sue Forze Armate sia al cambiamento climatico che alla riduzione delle emissioni, mettendo la necessità di affrontare il cambiamento climatico in cima alla sua agenda e concordando obiettivi specifici per ridurre le emissioni degli organi e dei comandi della NATO entro il 2030, con l’obiettivo di arrivare a zero emissioni nette entro il 2050.

Alla tavola rotonda hanno partecipato il primo ministro estone Kaja Kallas, il primo ministro islandese Katrín Jakobsdóttir, l’inviato speciale presidenziale degli Stati Uniti per il clima John Kerry, il direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente Inger Andersen, il direttore fondatore del Center on Global Energy Policy della Columbia University Jason Bordoff e il presidente della Conferenza sulla sicurezza di Monaco Christoph Heusgen.

Un’immagine della Tavola Rotonda

Durante la sua visita a Dubai, il Segretario generale ha incontrato anche altri leader internazionali, tra cui il Presidente iracheno Abdul Latif Rashid, il Presidente della Mauritania Mohamed Ould Ghazouani, il Presidente polacco Andrzej Duda e il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

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