Gaeta (Latina). Nel Centro di Dematerializzazione e Conservazione Unico (Ce.De.C.U.) di Gaeta (Latina), “Business Unit” di Agenzia Industrie Difesa (AID), si è svolta la cerimonia relativa all’ultimazione dei lavori di digitalizzazione, durati poco più di un anno, dei 318.740 fascicoli dell’Albo d’Oro dei Caduti della II Guerra Mondiale, corrispondenti a circa 2,6 chilometri lineari di archivio, in precedenza custoditi presso la Caserma Medici di Roma.
Il materiale cartaceo è stato ora raccolto in 127 pallet. I file digitalizzati ammontano a 2,8 terabyte.
All’evento hanno presenziato il Generale di Divisione Alessandro Veltri, Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti, l’ingegner Gian Carlo Anselmino, direttore generale di AID, l’ingegner Francesco Grillo, direttore dello stabilimento di Gaeta, il Capitano di Vascello Raffaele Cerretini, capo dell’Ufficio Statistica e Albo d’Oro del Commissariato Generale.
Tale attività ha preso avvio a fine giugno dello scorso anno con la firma dell’accordo di servizio firmato tra Commissariato Generale e Ce.De.C.U., è nata anche dall’esigenza di adeguarsi alle vigenti normative previste dal Codice di Amministrazione digitale e si è resa necessaria per ottimizzare l’organizzazione del settore Archivi del Commissariato Generale.
Sono stati sottoposti a digitalizzazione, vale a dire trasformati in altrettanti files pdf/A certificati digitalmente dal funzionario delegato del Ce.De.C.U, ovvero conformi all’originale, provvisti di firma digitale e marca temporale, i fascicoli relativi ai Caduti dell’Esercito Italiano pari al 77% del totale; ai Caduti della Marina Militare, pari al 10%; ai Caduti dell’Aeronautica Militare, pari al 4%; a quelli della Repubblica Sociale Italiana, pari al 4% e quelli relativi a partigiani, pari al 5%.
In sintesi, dopo una prima fase di indicizzazione consistente nell’etichettatura di pallet, scatola, faldone, fascicolo mediante apposizione del bar-code, la documentazione è stata inviata a Gaeta.
Si è passati poi alla sanificazione, un processo che, attraverso lo shock termico, permette di eliminare i microorganismi potenzialmente patogeni per la salute dei lavoratori.
Poi sono stati eliminati fermagli e punti metallici sono stati tagliati i bordi e sono state rimosse le pieghe. Tutto ciò ha consentito, da un lato, il mantenimento nel tempo della documentazione cartacea, dall’altro il processo di acquisizione dell’immagine elettronica dei documenti contenuti all’interno dei fascicoli di ogni caduto o disperso.
La documentazione è stata poi acquisita su supporto ottico attraverso scanner professionali ed è stata creata un data base di immagini elettroniche.
Ne è seguito un controllo sulla qualità delle immagini acquisite: verifica e pulizia, eliminazione fogli bianchi, rotazione senso lettura, bontà della qualifica dell’immagine. Infine sono state apposte marca temporale e firma elettronica con conseguente certificazione del prodotto.
Le varie fasi della lavorazione hanno coinvolto più di settanta persone tra civili e militari. La complessa attività, oltre a garantire la conservazione degli originali, dei quali non sarà più necessaria la consultazione manuale, consentirà al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti di ridurre sensibilmente i tempi di risposta alle numerose istanze che arrivano quotidianamente dai familiari dei Caduti, dalle Associazioni e da Enti istituzionali. Il fascicolo di ogni caduto sarà direttamente disponibile sulla postazione del computer dell’operatore in pdf.
Inoltre, gli archivisti non verranno più in contatto con la documentazione che, a causa della vetustà, presenta muffe e microorganismi che possono essere dannosi per la salute.
Si eviterà l’ulteriore usura della documentazione cartacea dal momento in cui non si renderà più necessaria la consultazione. In considerazione elevato valore storico-morale della documentazione oggetto della digitalizzazione, il Ministero per i Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) ha condiviso la volontà del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti di custodire nel tempo la documentazione cartacea che sarà conservata in maniera perenne presso idonei locali della Difesa.
I fascicoli digitalizzati non saranno quindi distrutti. Al momento i documenti digitalizzati sono conservati in via Marsala, a Roma.
L’attività di digitalizzazione permetterà al Ministero della Difesa di avvicinarsi sempre più agli standard già raggiunti dai Paesi più all’avanguardia in questo settore come l’America e l’Inghilterra e, in questa direzione, il Commissariato Generale sta da tempo operando per procedere anche alla digitalizzazione dei fascicoli dei Caduti della Grande Guerra, attività che si auspica possa avere inizio a partire dal terzo trimestre del 2021.
Il Commissario Generale ha espresso il suo vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale del quale ha elogiato competenza, professionalità e dedizione.
“Anche grazie all’ultimazione della digitalizzazione dei fascicoli della seconda Guerra Mondiale è stato onorato degnamente oltre un secolo di attività del Commissariato Generale – ha commentato il Generale Veltri -. Un’attività di elevatissimo valore morale volta al mantenimento del culto della memoria dei Caduti e, soprattutto, a beneficio delle famiglie di chi ha sacrificato il bene più prezioso per la Patria”.
L’ultimazione della digitalizzazione dei fascicoli dell’Albo d’Oro della Seconda Guerra mondiale avviene proprio in corrispondenza con la celebrazione dei 100 anni della costituzione del Commissariato per le Onoranze ai Caduti. Per tale importante ricorrenza sono stati programmati due significativi eventi, una Santa Messa Solenne in onore di tutti i Caduti, officiata dall’Ordinario Militare per l’Italia, Monsignor Santo Marcianò, che si terrà presso il Sacrario Militare di Cargnacco il prossimo 5 ottobre ed un convegno che si terrà a Roma presso il Centro Alti Studi per la Difesa il successivo 9 ottobre.
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