Parigi, investiti sei militari impegnati nell’Operazione Sentinelle. Il ministro degli Interni: “Un atto deliberato”

Di Valeria Fraquelli

Parigi. Un altro attacco ai militari dell’Operazione Sentinelle (paragonabile alla nostra Operazione Strade Sicure), voluta dall’amministrazione Hollande e confermata dal Presidente Emmanuel Macron per contrastare il terrorismo di matrice islamista che tante vittime ha già causato al Paese.

Questa mattina alle 8 il sobborgo di Levallois- Perret, poco lontano da Parigi, è stato il tragico teatro di un attacco con una macchina lanciata a folle velocità contro il presidio dei militari che erano di guardia in una delle zone più sensibili della città. In quel momento i militari erano di guardia davanti alla sede centrale dell’Autorità Nazionale Antiterrorismo.

Il luogo dell’attacco a Parigi

Sei soldati sono rimasti feriti, tre in modo lieve. Altri tre, colpiti in modo grave, sono stati portati in due ospedali militari per ricevere le cure del caso; per fortuna, stando alle ultime notizie, nessuno è in pericolo di vita.

Dopo una caccia all’uomo il conducente dell’auto è stato fermato e arrestato; prima di arrendersi il potenziale attentatore ha ingaggiato un lieve conflitto a fuco con i militari ed è stato leggermente ferito.

Le indagini della Polizia

Il ministro della Difesa, Florence Parly si è detta sconvolta e profondamente toccata dall’accaduto e ha fatto sapere che appena possibile andrà a trovare i feriti per portare loro il conforto e la vicinanza del popolo francese e anche per ringraziarli per il loro prezioso lavoro. Anche il ministro dell’interno, Gerard Collomb ha detto che si recherà in visita ai feriti questo pomeriggio e ha elogiato la grande opera di prevenzione degli attacchi terroristici fatta dalle forze di sicurezza ed intelligence francesi. Lo stesso Collomb ha dichiarato: “Una macchina è arrivata in direzione del presidio militare all’inizio piano e poi ha accelerato bruscamente apposta per fare del male ai militari di guardia. È stato un atto deliberato, non un incidente”.

La Procura Generale Antiterrorismo di Parigi si è messa subito all’opera ed il Presidente Macron ha convocato una riunione d’emergenza all’Eliseo per discutere sulla situazione sicurezza nelle città francesi e per intraprendere nuove strade nella lotta alla radicalizzazione nei quartieri ghetto delle banlieu.

Patrick Balkany, sindaco di Levallois-Perret, sin da subito, ha parlato di un atto deliberato compiuto da una sola persona che dopo una brusca inversione di marcia ha lanciato l’automobile contro il presidio militare con l’intento di provocare il maggior danno possibile. Anche altri testimoni hanno confermato questa versione ed hanno detto che la macchina era parcheggiata nelle vicinanze come se il guidatore aspettasse il momento opportuno per compiere il suo folle gesto.

Non è la prima volta che i soldati ed i poliziotti impiegati nell’Operazione Sentinelle diventano bersagli dei terroristi: lo stesso scenario di questa mattina si era già visto nel 2005 a Nizza, nel 2016 davanti ad una moschea di Valence e nel 2017 al museo del Louvre e all’aeroporto Orly di Parigi. I rappresentanti sindacali delle Forze di sicurezza lamentano protezioni inadeguate, fondi insufficienti e metodi di addestramento ormai obsoleti.

In questo clima, con una grande tensione tra militari e Governo, ritornerà di sicuro più forte di prima la polemica sui tagli previsti nel comparto sicurezza e la popolarità di Macron rischia di abbassarsi ai minimi storici per un Presidente eletto da soli due mesi.

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