Kiev. Una missione di pattugliamento navale dell’Alleanza Atlantica è partita, ieri, dal porto ucraino del Mar Nero.
Saranno fatte attività di pattugliamento per rafforzare l’interoperabilità con gli alleati e rafforzare la cooperazione con i partner della NATO.
Questa missione non ha solo aspetti tecnici ma anche politici per i rapporti con la Russia. Gli alleati della NATO non sono disposti ad abbandonare l’Ucraina al suo destino.
Pur non essendo membro della NATO, l’Ucraina è considerata un partner di grande valore per la NATO.
Durante il pattugliamento, lo Standing NATO Maritime Group 2 (SNMG2) prevede di effettuare una visita portuale in Ucraina, partner della NATO, e di partecipare all’esercitazione “Sea Breeze”, organizzata congiuntamente dagli Stati Uniti e dalla stessa Ucraina.
“È un’ottima occasione per i nostri marinai di perfezionare le loro competenze e di lavorare insieme, legami che uniscono le nostre nazioni alleate e partner”, ha dichiarato il Commodoro Josée Kurtz della Marina canadese, che dirige il secondo gruppo marittimo della NATO.
La SNMG2 comprende oltre alla nave ammiraglia canadese “NCSM Toronto” (FFH-333), il cacciatorpediniere britannico “HMS Duncan” (D-37) e la fregata turca TCG “Turgut Reis” (F-241), affiancata in loco dalla fregata rumena “ROS Regele Ferdinand”.
Anche la fregata “Courbet” e la “FS Dupuy de Lome” (A-759) della Marina francese partecipano all’esercitazione.
Questo tipo di esercitazioni non è una novità. Anche le forze navali permanenti pattugliano regolarmente le acque internazionali del Mar Nero.
Sono esercitazioni brevi e inquadrate dalla convenzione di Montreux che definisce il passaggio di navi militari nel Bosforo.
Fanno parte dell’Alleanza anche tre Paesi rivieraschi che hanno uno sbocco diretto sul Mar Nero: Bulgaria, Romania, Turchia.
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