Ambiente, interventi dei Carabinieri del NOE di Salerno. Numerosi i siti ispezionati. Sequestri e denunce dei titolari dei fondi

Salerno. I Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Salerno, nel corso delle attività finalizzate al contrasto dei reati ambientali legati al ciclo dei rifiuti urbani e industriali, hanno intensificato i controlli di impianti di trattamento rifiuti e stabilimenti produttivi situati nelle principali aree produttive del territorio provinciale di Avellino e Salerno, con particolare riguardo al territorio dell’agro nocerino sarnese.

Un’area sequestrata dai Carabinieri

Le ricognizioni, eseguite nelle località ritenute più sensibili, con l’ausilio di un aeromobile a pilotaggio remoto (APR) in dotazione al 7° Elinucleo dell’Arma di Pontecagnano hanno consentito di ispezionare anche le località più impervie e difficilmente raggiungibili attraverso le comuni vie di comunicazione.

A Bracigliano (Salerno) i militari del NOE hanno individuato e sequestrato un’area agricola estesa su 5 mila metri quadrati su cui erano stoccate illecitamente circa 980 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da terre e rocce, miscugli o scorie di cemento e mattoni e ceramiche.

Il titolare del fondo è stato denunciato per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Nel Cilento è stata individuata una cava in cui risultava operante un impianto di estrazione, selezione e frantumazione di inerti in assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, nonché un centro di raccolta comunale di rifiuti in cui i reflui industriali costituiti dalle acque meteoriche di dilavamento e percolazione dei piazzali venivano immessi nell’impianto di depurazione in assenza della prescritta autorizzazione.

Nell’Alta Valle del Sele, nel territorio irpino sono stati eseguiti accurati controlli presso un impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali pericolosi e non, del tipo ingombranti, rifiuti prodotti dal trattamento meccanico, nonché plastica e gomma.

Le ispezioni hanno consentito di accertare, a carico del titolare dell’impresa e del direttore tecnico, violazioni alle prescrizioni contenute nel titolo autorizzativo relativamente alla gestione dei rifiuti prodotti dal trattamento meccanico e l’assenza di certificazione antincendio scaduto di validità.

I Carabinieri hanno, infine, condotto mirati accertamenti anche nell’area del polo conciario di Solofra (Avellino). Qui le ispezioni hanno fatto rilevare un impianto adibito alla lavorazione delle pelli che effettuava, in assenza di autorizzazione, lo scarico nella rete fognaria dei reflui industriali derivanti dalle acque di spruzzo del ciclo di lavorazione del pellame e dalle acque di dilavamento del piazzale.

Anche in questo caso è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’impresa.

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