Pirateria marittima, un altro atto di pirateria a Nord-Est della Somalia

Garoe (Puntland-Somalia). Un’altro atto di pirateria marittima è stato compiuto, nelle scorse ore al largo delle coste del Nord-Est della Somalia. Un sambuco, una barca tipica della zona, secondo le informazioni rese note dall’Operazione Atalanta è stata attaccata dai pirati. L’equipaggio composto da una ventina di persone e una guardia somala di protezione dell’imbarcazione sono stati presi in ostaggio.

Un gruppo di pirati somali.

Si tratta di un secondo attacco, in queste ultime settimane, dopo la cattura della petroliera Aris 13, liberata dopo quattro giorni di sequestro. Anche se questo sembra più una rapina che un vero atto di pirateria marittima.

La cattura ed il sequestro dei sambuchi per i pirati somali non è una moneta di scambio, bensì come mezzo da riutilizzare per le loro azioni.

La maggior parte dei pirati ha tra i 20 e i 35 anni e proviene dalla regione del Puntland, nel Nord-Est della Somalia. L’East African Seafarers Association (http://www.ecop.info/english/e-sap-net.htm) stima che ci siano almeno cinque bande di pirati e un totale di 1.000 uomini armati.

I pirati si possono distinguere in pescatori, considerati i più preparati nel campo delle operazioni per la loro abilità e profonda conoscenza del mare. Molti di essi sostengono che le barche straniere non abbiano diritto di navigazione vicino alla riva, anche perché la pesca eccessiva compiuta da esse impedisce loro di vivere e perché inquinano fortemente il mare e le coste scaricando rifiuti anche altamente tossici. Poi ci sono ex-miliziani che prima hanno combattuto per i signori della guerra dei clan locali, o ex-militari dell’ex governo di Siad Barre. Infine ci sono esperti tecnici che operano con attrezzature anche sofisticate quali dispositivi.

Dopo aver visto la rendita legata alla pirateria, considerando che di solito vengono pagati dei riscatti per il rilascio delle navi o delle persone, i signori della guerra hanno iniziato a facilitare le azioni di pirateria, dividendo gli utili con i pirati.

La vigilanza nell’area resta alta.

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