Roma. Il capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Lamberto Giannini ed il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli hanno sottoscritto, oggi, al Viminale un protocollo d’intesa per promuovere, valorizzando il ruolo del Gruppo Fiamme Oro della Polizia di Stato, la pratica sportiva.
L’evento si è svolto alla presenza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del sottosegretario allo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri Valentina Vezzali.
Il protocollo nasce seguendo l’ormai consolidata considerazione che lo sport sia un potente strumento di coesione che trova negli atleti delle Fiamme Oro i suoi validi promotori.
Valorizzare e potenziare l’attività di questi ultimi è un passaggio ineludibile per rafforzarne presenza ed impegno su tutto il territorio nazionale.
Lo sport non è solo un prezioso alleato per la salute ed il benessere dell’individuo ma è portatore di alti valori umani e sociali di cui il protocollo favorirà la diffusione.
Le Fiamme Oro già da tempo impegnate in iniziative sportive e sociali sapranno trarre nuova linfa da questa collaborazione potenziando i percorsi formativi già in atto ed istituendone dei nuovi.
“Il protocollo sottoscritto oggi al Viminale si prefigge lo sviluppo di progettualità condivise tra Sport e Salute S.p.a. e il Dipartimento della pubblica sicurezza al fine di promuovere la diffusione della pratica e dei valori sportivi – ha spiegato il ministro Lamorgese – e, quindi, della convivenza civile e della legalità, in special modo nelle fasce di età giovanili la cui crescita è strategica per il futuro del nostro Paese”.
L’accordo, ha aggiunto il ministro, testimonia ancora una volta “quanto sia importante che le istituzioni condividano strategie comuni e risorse per favorire insieme lo sviluppo sociale dei territori”.
“In questa direzione – ha proseguito – rivestono un particolare rilievo le misure del protocollo che prevedono la riqualificazione degli impianti sportivi nelle periferie e nelle aree geograficamente disagiate. Si tratta di interventi mirati che costituiscono un efficace strumento per rafforzare la prevenzione dei fenomeni di illegalità e devianza giovanile in realtà locali particolarmente esposte alla pressione criminale e sono destinati a contribuire al superamento, con l’inclusione sociale, delle situazioni di degrado urbano” .
Per il sottosegretario Valentina Vezzali nel documento sottoscritto è stato “condensato lo spirito istituzionale dello sport, visto come straordinaria agenzia educativa e valoriale, capace di andare ben oltre l’agonismo e la pratica sportiva”.
“Si suggella inoltre – ha aggiunto Vezzali – un rapporto tra Sport e Salute, braccio operativo del Dipartimento per lo Sport, e la Polizia di Stato che, attraverso il Gruppo Sportivo Fiamme Oro ha dato negli anni un contributo fondamentale non solo nella formazione degli atleti che hanno poi inorgoglito l’Italia, ma soprattutto nell’attività capillare dello sport nei territori”.
“E non c’è medaglia che tenga al confronto dello sguardo sorridente di un bambino che si avvicina allo sport e si allontana da ambienti pericolosi – ha concluso il sottosegretario-. Ci sono tanti progetti dove intervenire in maniera concreta e reciproca e ci sono tanti sorrisi da riaccendere, attraverso lo sport!”
Il capo della Polizia, nel suo discorso introduttivo ha sottolineato che il protocollo “è un’occasione ulteriore per la Polizia di Stato di avvicinarsi ai cittadini, di offrire una visione di se stessa qualificata e capace di contribuire concretamente ad un virtuoso cambiamento”.
“Supportare lo sport – ha evidenziato il prefetto Giannini – vuol dire offrire un’opportunità anche a bambini e ragazzi appartenenti a famiglie che versano in condizioni economiche e sociali difficili; vuol dire recuperare e riqualificare strutture e zone geografiche disagiate; vuol dire migliorare i parchi urbani delle nostre città; vuol dire, in sintesi esaltare socialità e legalità”.
“Lo sport infatti può diventare strumento formativo ed educativo che arriva alle persone e ne migliora le condizioni di vita”, ha concluso.
Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A., nel suo discorso ha voluto sottolineare come il nostro Paese sia un territorio sportivo.
“In ognuno dei 7903 Comuni – ha spiegato – è presente un’associazione/società sportiva dilettantistica. Ed è proprio lì, tra le persone, che lo sport può fare la differenza nell’essere capace di costruire relazioni, di fare crescere il senso di comunità, di migliorare lo stato di benessere, la qualità della vita e l’inclusione sociale”.
“La Polizia di Stato – ha evidenziato Cozzoli – è un presidio fondamentale di comunità, e con protocollo sottoscritto oggi l’impegno di Sport e Salute S.p.A. sarà ancora più forte nel promuovere lo sport, i suoi valori e i corretti stili di vita sul territorio, in particolare verso le famiglie, gli anziani, le persone fragili e le periferie con elevato disagio sociale”.
Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e Sport e Salute con il sottoscritto protocollo si impegna ad organizzare eventi sportivi nelle discipline olimpiche e paraolimpiche.
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