BERGAMO. La Polizia di Stato Bergamo ha eseguito un fermo disposto dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Brescia e convalidato, nei giorni scorsi, dal GIP del Tribunale per i Minorenni, nei confronti di un minore, cittadino italiano d’origine straniera, residente in provincia di Bergamo, indagato per associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia ed istigazione a delinquere aggravate.
Il monitoraggio del giovane da parte dei poliziotti della Digos di Bergamo e di Brescia e del Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo Esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, è iniziato a seguito del suo rapido processo di radicalizzazione violenta e alla pubblicazione sui social di video di propaganda jihadista riconducibili all’ISIS.
L’attività investigativa, svolta anche con i contribuiti del comparto Intelligence, e delle Forze di Polizia straniere, ha fatto emergere l’appartenenza del minore a una rete di giovani internauti sostenitori del Daesh, presenti in diversi Paesi d’Europa e d’America, molti dei quali tratti in arresto nelle scorse settimane.
Le indagini hanno permesso di accertare che il giovane, in esito al rapido processo di radicalizzazione, era pronto a passare all’azione elaborando il progetto di un attentato incendiario nella zona in cui vive.
Il minore è stato, inoltre, trovato in possesso di numerosissimi contenuti riconducibili allo Stato Islamico, tra cui video di esecuzioni e manuali relativi alle armi e al confezionamento di ordigni, che diffondeva anche sulla rete, esortando gli altri giovani internauti a passare all’azione.
È importante sottolineare che vige il principio di presunzione di innocenza e la responsabilità delle persone sottoposte a indagine sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA