Russia e deterrenza nucleare: novità decisive dalla “Dottrina 2024” (e oltre). Sviluppo di un’escalation che potrebbe portare gravi danni ai popoli

Di Alessandro Fanetti

MOSCA (nostro servizio particolare). Quanto accaduto la scorsa settimana è molto significativo per il panorama “geopolitico – securitario” globale (sempre più in crisi).

E’ stato approvato da parte del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, l’Ordine Esecutivo sui nuovi fondamenti della politica statale russa nel campo della deterrenza nucleare.

Il Presidente russo, Vladimir Putin

Nella sostanza, la possibilità che Mosca si è data di utilizzare le armi nucleari si è sensibilmente allargata.

Un’ulteriore e certamente allarmante escalation, dunque, della crisi mondiale che stiamo vivendo con sempre maggiore acutezza almeno dal 2022, prima con il precipitare della crisi in Ucraina e poi con il “focolare” mediorientale.

Questa è un’escalation che, potenzialmente, potrebbe provocare danni inimmaginabili alla stessa esistenza del genere umano e dunque da provare a “raffreddare” fintanto che spazi di dialogo ancora siano presenti.

La Diplomazia è messa certamente a dura prova da anni di incomprensioni da un lato e di interessi più che divergenti dall’altro (in primis, Unipolarismo vs. Multipolarismo) ma che rimane ancora e sempre l’unica via percorribile per provare a risolvere controversie altrimenti gestibili unicamente con la forza delle armi.

E, a maggior ragione per chi detiene anche quelle nucleari (USA, Russia, Cina, India, etc.), è banale dire che sarebbe meglio non arrivarci mai.

Nella sostanza, comunque, tale rinnovamento della dottrina nucleare russa è un ulteriore tassello dello scontro in atto fra “Occidente politico” e “Sud del mondo”. E che, per non andare troppo indietro nel tempo, ha visto dal 2022 i seguenti punti fondamentali:

  • Esplosione delle ostilità fra Russia e Ucraina, con quest’ultima sostenuta militarmente e finanziariamente dall’Occidente (in primis USA e alcuni Paesi dell’Unione Europea)
  • Sostanziale, almeno nel breve periodo, decoupling Russia – Unione Europea
  • Rafforzamento dei BRICS in un’ottica multipolare
  • Allargamento della NATO nell’ottica unipolare

Mark Rutte incontra i militari della NATO dopo l’esercitazione a Camp Adazi una decina di giorni fa

 

  • Rafforzamento della relazione (politico – economico – militare) Russia e Cina, oltre a quella Russia e Iran e Russia e Corea del Nord. A proposito di quest’ultima, il Presidente Kim Jong Un ha fatto un “capolavoro geopolitico” riuscendo a far uscire il suo Paese da un sostanziale isolamento internazionale durato decenni e arrivando addirittura ad un “Partenariato Strategico” Mosca – Pyongyang (con conseguente “Trattato di Difesa Reciproca”). Era dai tempi del nonno e fondatore della Patria, Kim Il Sung, che la Corea del Nord non era così attiva nel panorama geopolitico globale e forse non era mai stata così centrale

 

La stretta di mano tra Kim e Putin

 

  • Scoppio delle tensioni in Medio Oriente, con Israele nei fatti decisamente sostenuto in primis dagli Stati Uniti
  • In generale, “rinfocolamento” di tutte quelle zone di tensione (più o meno latenti) “Occidente – Oriente”. Sempre nel quadro decisivo dello scontro Unipolarismo – Multipolarismo. Per fare solo alcuni esempi più significativi:
  • America Latina: con il Venezuela bolivariano ampiamente sostenuto dal duo Russia – Cina e combattuto dagli USA

Un incontro tra Putin e Maduro

 

  • Africa: scontro in atto fra grandi potenze per ostacolare l’influenza del nemico e rafforzare la propria, in primis nei Paesi sahariani e subsahariani
  • Taiwan: gli USA sostengono nei fatti l’indipendenza dell’isola e la Repubblica Popolare cinese (sostenuta, fra gli altri, dalla Russia) invece la rivendica come suo territorio. Questa è certamente la “spada di Damocle” che pende in maniera più pesante sulla possibilità di dialogo nelle relazioni geopolitiche globali

Tutto ciò va conosciuto e approfondito per avere così tutti gli strumenti necessari per evitare l’irreparabile. Aspirando sempre allo sviluppo di relazioni globali pacifiche e improntate al benessere generale, in uno spirito “win – win” per i vari attori internazionali e i popoli del mondo.

Di seguito la nuova “Dottrina Nucleare Russa”[1] in lingua italiana (traduzione non perfetta ma utile alla comprensione generale del testo, nonché alla comprensione delle implicazioni future “intrinseche” che può avere)[2]:

Deterrenza Nucleare Russia – it

NOTE

[1] Link al documento ufficiale: http://kremlin.ru/events/president/news/75598.

[2] Documento reperito dalla pagina LinkedIn del Prof. Giuseppe Paccione.

 

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