Mosca. Dura presa di posizione della diplomazia russa contro l’Unione Europea.
Il titolare della diplomazia di Mosca, Sergey Lavrov nel corso di un’intervista rilasciata alla stampa serba ha detto che la UE ha dimostrato “la sua totale incapacità di fungere da garante nella risoluzione del conflitto (russo-ucraino Ndr) – proprio come è avvenuto nel febbraio 2014, quando l’UE ha garantito un accordo in Ucraina tra l’ex Presidente, Viktor Yanukovich , e l’opposizione. La mattina dopo, quando l’opposizione ha interrotto l’accordo, l’Unione Europea ha preferito tacere e poi ha iniziato a fare riferimento ad alcuni processi democratici”.
Parlando poi della situazione in Kosovo, Lavrov ha sostenuto che la Russia è sempre “favorevole al rigoroso rispetto della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.
“Quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite – ha detto – ha conferito all’UE il mandato di mediatore tra Pristina e Belgrado, abbiamo iniziato a nutrire una certa speranza. Nel 2013 l’Unione Europea è riuscita a convincere Pristina e Belgrado a firmare un accordo per la creazione di un’Associazione di Comuni serbi in Kosovo”.
Tuttavia, ha sottolineato Lavrov, fino ad oggi non è stata istituita una comunità del genere.
“Quando ci rivolgiamo alle nostre controparti occidentali – ha concluso – con un promemoria, esse tacciono timidamente o dicono che tutto è sul tavolo. Ma l’attuazione di questa decisione deve ancora essere applicata con pazienza”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA