Russia: i Paesi del G7 dicono no al pagamento in rubli della fornitura di gas

Mosca. Guerra commerciale tra la Federazione russa ed i Paesi del G7.

I Paesi del G7 dicono no al pagamento in rubo del gas russo

Questi ultimi non acconsentono alla richiesta della Russia di pagare le risorse energetiche in rubli.

Lo ha evidenziato, oggi, il ministro dell’Economia e della Protezione climatica tedesco, il Verde Robert Habeck.

Il ministro dell’Economia e della Protezione climatica tedesco, il Verde Robert Habec.

“Tutti i ministri del G7 sono stati unanimi sul fatto che si tratta di una violazione unilaterale dei contratti – ha dichiarato -. Hanno sottolineato che gli accordi conclusi sono validi, le imprese che vi partecipano rimarranno fedeli ad essi. Il  pagamento in rubli è inaccettabile e le imprese interessate non eseguiranno quanto detto dal Presidente russo”.

Habeck ritiene che quanto sostenuto da Putin sia tentativo di “dividere” i Paesi occidentali .

“Tra loro – ha assicurato – c’è solidità e determinazione”.

Pronta è arrivata la risposta da Mosca. Ivan Abramov, vice presidente della Commissione per la Politica economica del Consiglio della Federazione, ha dichiarato che il rifiuto di pagare in rubli  “comporterà sicuramente la cessazione delle forniture di gas”.

“Se la nostra condizione è quella di pagare in rubli, significa che si deve pagare in rubli – ha proseguito -. I Paesi interessati hanno abbastanza opportunità di acquistare rubli per questo, puoi farlo immediatamente su qualsiasi Borsa”.

Per la Russia il gas si paga in rubli

Nei giorni scorsi, il Presidente russo Vladimir Putin aveva incaricato la Banca centrale, Gazprom e il Governo di organizzare il trasferimento in rubli dei pagamenti per il gas dai Paesi che Esca definisce “ostili”.

Il primo rapporto sull’esecuzione dell’ordine al Cremlino è atteso entro il 31 marzo.

Secondo Putin, la Russia continuerà a fornire gas in base ai contratti esistenti.

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