Russia: Valerij Vasil’evič Gerasimov, il Generale – Stratega “dominus” delle Forze Armate

Di Alessandro Fanetti*

Mosca. Le tensioni alle stelle Occidente – Russia sul “caso Ucraina” hanno riportato alla ribalta un tema da sempre visto con un misto di timore e curiosità dall’opinione pubblica mondiale: le Forze Armate della Federazione Russa.

Forze Armate russe

Avvolte fin dal tempo dell’Unione Sovietica e dal confronto bipolare da una certa aurea di mistero, anche nel post 1991 esse sono rimaste qll’avanguardia nella competizione globale, giocando quindi per Mosca un ruolo decisivo nelle relazioni internazionali e nel mantenimento della sua “indipendenza strategica”.

In questi giorni, ad esempio, vediamo grandi esercitazioni militari, decine di video che mostrano bombardieri strategici in volo e movimenti di una grande quantità di truppe in coordinamento tra di loro.

Ma chi sono i vertici di questo apparato gigantesco e così importante per l’intera Federazione Russa?

Chi comanda questi centinaia di migliaia di uomini e relativi mezzi di terra, mare, aria (e spazio)?

Una delle più importanti personalità (e uno dei più ascoltati dal Cremlino) è certamente il Generale Valerij Vasil’evič Gerasimov, attuale capo di Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa.

Il Generale Valerij Vasil’evič Gerasimov, attuale capo di Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa

Ma chi è costui?

Gerasimov nasce nel 1955 a Kazan, in una famiglia di umili origini dedita al lavoro e alla famiglia.

Fin da ragazzo Valerij ha una passione: le Forze Armate.

Certamente spinto a ciò anche dall’aver conosciuto fin nei minimi dettagli la vita di suo zio, militare che prese parte alla II Guerra Mondiale.

Attento lettore di Konstantin Michajlovič Simonov [1], grande scrittore sovietico divenuto famoso soprattutto per il suo romanzo dedicato all’eroica resistenza e difesa di Stalingrado dal titolo “I giorni e le Notti” (1944), già dall’età di 16 inizia la sua “vita da militare” entrando nella Scuola Militare di Suvorov e arrivando fino all’Accademia Militare delle Forze Armate della Federazione Russa.

Lo scrittore Konstantin Michajlovič Simonov

Sempre leale e fedele alla Patria, ha servito nell’Estremo Oriente russo durante la Guerra in Afghanistan, mentre durante il crollo dell’URSS era a capo della “Guards Motorized Rifle Division” con quartier generale a Tallinn, in Estonia.

E proprio a Tallinn venne incaricato di uno dei compiti più difficili in quei travagliati anni ’90 del ‘900: spostare l’intera divisione dalla capitale estone a El’nja, cittadina sita nella Russia europea a circa 750 chilometri da dove operava la sua divisione.

Finito il suo lavoro in Europa orientale, dal 1998 iniziò ad operare nel Caucaso settentrionale in operazioni anti-terrorismo.

Anche in un contesto così diverso, egli si fece positivamente notare e gli aggettivi usati dai suoi colleghi per descriverlo durante il lavoro di quegli anni lo hanno sempre dimostrato: “Obiettivo, ragionevole, puntiglioso, razionale”.

Certamente un ruolo fondamentale in tutta la sua carriera l’ha giocato sua moglie. Incontratisi da giovani e sposatisi poco tempo dopo, hanno avuto un figlio e sono sempre stati molto uniti.

Un sostegno reciproco decisivo per la vita di ciascuno di loro.

Poco tempo fa ha ricevuto grandi elogi direttamente dal ministro della Difesa Sergej Kužugetovič Šojgu: E’ un uomo rispettato e un vero leader militare”.

Il ministro della Difesa russo Sergej Kužugetovič Šojgu

Ricevendo nel 2016 anche l’onorificenza di “Eroe della Federazione Russa”, 4 anni dopo essere stato scelto dal Presidente Vladimir Putin come capo di Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa [2].

Certo è che, se il Generale Gerasimov ha un’ottima reputazione in Patria, non si può dire lo stesso in Occidente, almeno dal 2014.

Dopo il cambio violento di regime in Ucraina proprio 8 anni fa, infatti, egli è entrato subito nella lista delle sanzioni dell’Unione Europea in quanto accusato di aver fatto arrivare dei sistemi missilistici terra – aria “BUK” nelle regioni secessioniste del Donbass e di aver dato l’ordine di abbattimento del Boeing 777 della Malaysia Airlines che passava proprio da quelle zone nel 2014.

“Dulcis in fundo”, l’Ucraina l’ha accusato e condannato in contumacia nel 2015 per crimini di guerra e lo considera il principale ideologo militare russo [3][4].

A proposito di quest’ultima questione, non si può parlare del Generale Gerasimov senza spiegare in cosa consiste la teoria a lui attribuita e che sostanzialmente caratterizza tutte le guerre moderne.

Ma di cosa si tratta nel dettaglio?

Essa è stata pubblicata in un articolo del 2013 e inserita nella Dottrina Militare Russa dell’anno seguente.

Il suo schema è composto da 6 fasi (attuabili del tutto o in parte, a seconda delle necessità, degli obiettivi da raggiungere e dalle circostanze specifiche):

  1. Fase occulta: la caratteristica principale di questa prima fase è la ricerca della destabilizzazione di un Paese
  2. Impegno per far aumentare la tensione, attraverso pressioni esterne e cercando di far calare il consenso verso le Istituzioni governative locali
  3. Inizio delle operazioni belliche, anche se sotto copertura e non ufficialmente e pubblicamente. Sabotaggi, azioni paramilitari, violenze ed altro ancora
  4. Inizio delle operazioni militari vere e proprie, accompagnate da imponenti campagne mediatiche e diplomatiche
  5. Fasi conclusive dell’operazione, cercando di garantire la maggiore influenza possibile su quel Paese da parte dell’aggressore (inserimento di uomini a lui fedeli nei posti chiave, tentativo di plasmare le Istituzioni del luogo ed altro ancora.) e promuovendo una strategia informativa che faccia passare l’intervento come inevitabile per risolvere una situazione divenuta pericolosa per la popolazione del posto e la stabilità internazionale (negando risolutamente qualsiasi addebito di ingerenza e azioni di destabilizzazione prima dell’intervento armato ufficiale)
  6. Restaurazione dell’ordine, consolidamento degli obiettivi in un clima di “pace” e, se necessario, intervento militare di “controllo” (Forze di peacekeeping) fatto richiedere dal nuovo governo amico [5].

In conclusione, dunque, è possibile affermare che il Generale Gerasimov è uno degli uomini di punta della Federazione Russa del Nuovo Millennio.

Certamente uno di quelli più preparati a livello militare e acuto protagonista delle decisioni più significative prese dal Cremlino negli ultimi anni in questo campo.

NOTE

[1] Per un approfondimento sulla sua figura, vedere fra le altre cose: https://www.treccani.it/enciclopedia/konstantin-michajlovic-simonov_(Enciclopedia-Italiana)/.

[2] Per approfondimenti, consultare questa pagina: https://web.archive.org/web/20150630212800/http://pravo.gov.ru:8080/page.aspx?35936.

[3] https://ruarrijoseph.com/zakon/112863-valeriy-gerasimov-biografiya-foto-i-interesnye-fakty-iz-zhizni.html.

[4] https://www.bbc.co.uk/news/world-europe-20270111

[5] Per approfondimenti vedere, tra le altre fonti: https://www.opiniojuris.it/dottrina-gerasimov/

*Analista di Geopolitica e Relazioni Internazionali

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