Sanità: un libro dedicato allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare. La storia di un’eccellenza italiana

Firenze. Dagli albori dello stato italiano ad oggi, dall’intervento dopo le calamità naturali alle emergenze sanitarie odierne, nei contesti di guerra e di pace.

L’officina farmaceutica dello Stato italiano si racconta.

Il nuovo libro a firma del Colonnello Antonio Medica, del Primo Luogotenente Camillo Borzacchiello, da Matteo Cecchi illustra la genesi, il trasferimento, lo sviluppo, le attività, l’importanza dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare.

La sede dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare

Ripercorre anche il profondo legame con la città Firenze, legame che si è visto soprattutto nel momento del bisogno, come dopo la tragedia dell’alluvione del 1996.

Una lunga storia che rende lo stabilimento di via Reginaldo Giuliani un’eccellenza fiorentina apprezzata a livello italiano e internazionale. Una storia che merita di essere conosciuta e riconosciuta.

Il libro “Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, Storia di un’eccellenza italiana”<http://www.apicelibri.it/catalogo/stabilimento-chimico-farmaceutico-militare/415?path=catalogo> è stato presentato con uno scritto del sindaco di Firenze Dario Nardella, del Direttore Generale dell’Agenzia Industrie Difesa Nicola Latorre e di Nicola Sebastiani, Ispettore Generale di Sanità Militare e dalla postfazione redatta dalla nipote de “il padre del Chinino di Stato” Emma Martinotti.

Il Colonnello Antonio Medica, uno degli autori del libro (Credit Agenzia Fotocronache Germogli)

La prima presentazione ufficiale del libro, edito da Apice Libri, sarà online il 26 febbraio.

Il Luogotenente Camillo Borzacchiello, uno degli autori del volume con Stefano Rollo dell’Apice Edizioni (Credit Agenzia Fotocronache Germogli)

L’evento rientra in una serie di appuntamenti dedicati alla Giornata Mondiale delle Malattie Rare.

Il Farmaceutico Militare è una realtà sempre in prima linea per tutte le emergenze, sia straordinarie, come dopo i terremoti del Friuli e dell’Irpinia, sia quotidiane.

E le emergenze di oggi sono sì la lotta al Coronavirus, alla quale il Farmaceutico sta contribuendo attivamente fin dai primi mesi, ma anche le malattie rare.

È proprio in questo campo che lo Stabilimento si è dimostrato oltremodo presente garantendo a molte persone la continuità terapeutica, grazie alla produzione e alla consegna di farmaci orfani come Niaprazina – Mexiletina – Tiopronina – D-Penicillamina.

E la tempestività nell’assunzione di questi farmaci può fare la differenza.

Proprio per rimarcare l’impegno nel garantire la continuità terapeutica, domenica 28 febbraio, in occasione proprio della XIV Giornata Internazionale delle Malattie Rare, lo stabilimento di via Reginaldo Giuliani sarà illuminato.

L’illuminazione è fornita dalla ditta fiorentina SILFI S.P.A. con il Patrocinio del Comune di Firenze.

Collabora all’iniziativa anche Teleidea Impianti.

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