Di Assunta Romano
Roma. Ogni due minuti sul territorio europeo un bambino viene dichiarato scomparso.
Secondo fonti dell’associazione “Missing Children”, si calcola che in Europa ogni anno scompaiono 250 mila bambini e che nel 2019 solo il 35% sia stato ritrovato dalle autorità di Polizia internazionali.
L’Interpol, gli Stati europei che condividono le informazioni riguardanti i minori scomparsi nel Sistema d’Informazione Schengen (SIS), associazioni locali ed internazionali, si occupano di casi di sparizioni in ogni angolo del mondo, spesso con un’opinione pubblica poco attenta ed informata sulla reale consistenza del fenomeno.
Proprio per far fronte all’aumento vertiginoso del numero delle persone scomparse, 13 anni fa, con un decreto del Presidente della Repubblica (13 luglio 2007), veniva istituita in Italia la figura del “Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse”, un’istituzione incardinata nel Ministero dell’Interno e a suo modo unica nel panorama europeo.
Nell’ultimo report relativo al semestre gennaio-giugno 2020 in cui vengono analizzati i dati degli scomparsi registrati dalle Forze dell’ordine dal 1° gennaio 1974 al 30 giugno 2020, emerge un numero impressionante di denunce di persone scomparse: 250.008.
Di queste 188.182 sono i soggetti ritrovati, mentre sono ancora da ritrovare 61.826 persone di cui si è denunciata la scomparsa.
Il dato che colpisce maggiormente è che il 52,72% degli scomparsi rientra nella fascia di età inferiore ai 18 anni, il 41,74% appartiene a soggetti maggiorenni e solo il 5,5% rientra nella fascia di età degli over 65.
L’Italia è il Paese dove scompaiono meno minori rispetto agli altri Stati europei.
I motivi all’origine di queste sparizioni sono vari: adolescenti in fuga dalle proprie famiglie per un disagio familiare, mancato rendimento scolastico, uso di stupefacenti, cyberbullismo, ricatto sessuale (sexting), estorsione sessuale (sextortion).
A questi si aggiungono le sottrazioni da parte di familiari o le sparizioni di altro tipo (violenza, abusi, negligenza) compresi gli eventi accidentali.
Il 70 % dei minorenni italiani in età adolescenziale viene rintracciato nella prima settimana, molti rientrano spontaneamente presso le proprie famiglie per mancanza di risorse economiche.
Il fenomeno è legato soprattutto alle grandi aree metropolitane.
In quella di Napoli, ad esempio, nel periodo dal 1° gennaio 2007 al 30 giugno 2020, su un totale di 9.030 denunce di scomparsa, sono state ritrovate 7.627 persone, mentre sono ancora da ritrovare 1.403.
Il dato piu’ allarmante riguarda i minori stranieri non accompagnati (MNSA).
Si tratta di ragazzi che arrivano in Italia senza genitori, nella quasi totalità di sesso maschile, con un’età compresa tra i 15 e i 17 anni fuggiti da conflitti armati, persecuzioni razziali, violazione di diritti umani.
Accolti nei Centri ad essi dedicati, spesso fuggono con l’intento di raggiungere il Nord Europa finendo molto spesso nelle maglie della criminalità organizzata.
Nello svolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo del fenomeno, il Commissario Straordinario si avvale della collaborazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Consulta delle associazioni di familiari scomparsi.
Inoltre, numerosi sono i Protocolli d’intesa firmati con Prefetture, Procure, Università, Regioni, Istituti di Medicina Legale, Comuni (ANCI) ed organizzazioni internazionali come la Croce Rossa Internazionale e Croce Rossa Italiana con l’obiettivo di contrastare un fenomeno purtroppo in costante crescita.
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