Si chiude oggi il Cybertech Europe 2022: l’ecosistema su scala globale al centro del dibattito

Roma. Ecosistema su scala globale al centro del dibattito al Cybertech Europe 2022.

Il numero degli attacchi a livello globale cresce sempre di più: più di 2.000 attacchi di tipo grave sono stati registrati in tutto il mondo, quasi il 10% in più rispetto all’anno precedente. Gli attacchi crescono in
maniera esponenziale e colpiscono indistintamente aziende, organizzazioni e cittadini.

Si conclude oggi la due giorni di *Cybertech Europe 2022, il più importante evento e piattaforma europea dedicata al settore della cybersecurity organizzata in collaborazione con Leonardo. Numeri importanti per questa quinta edizione che si dopo la pandemia che ha modificato la nostra vita in modo importante: migliaia di visitatori e più di 90 aziende e start up partecipanti provenienti da oltre 50 paesi hanno avuto modo di confrontarsi e aggiornarsi sullo scenario attuale della sicurezza informatica ora più che mai prioritario e discusso in tutti gli ambienti, dalla politica all’economia, ai social.

In uno scenario che ha trasformato la nostra vita cambiando per sempre il nostro modo di lavorare, di fare acquisti, pagamenti, di confrontarsi con il mondo in generale, le sfide da affrontare sono numerose. Lo smartworking ha creato un terreno fertile per i criminali informatici aumentando i rischi per le aziende, il fattore umano e gli altri punti deboli nelle organizzazioni devono essere protetti rafforzando le procedure di sicurezza finalizzate a limitare queste minacce.

Senza tralasciare gli attacchi informatici alla Supply Chain che sono ormai diventati un tema di discussione importante nella cybersecurity tanto da far emergere la necessità di nuovi modi per proteggere la catena di approvvigionamento comunicando con i supplier affinché implementino le migliori misure di sicurezza.

Un altro tema attuale e molto dibattuto è quello legato ai Ransomware: a livello globale, nel 2021 sono stati registrati 623,3 milioni di attacchi ransomware, con un incremento del 105% anno su anno e del 232% dal 2019. I paesi più colpiti sono stati Stati Uniti e Regno Unito, dove si sono viste crescite rispettivamente del 98% e del 227%.

Gli attacchi hacker preoccupano molte aziende in tutto il mondo

Per questi motivi gli investimenti che stati e aziende devono necessariamente prevedere sono dedicati a misure di rafforzamento delle difese cyber per la protezione dell’ecosistema digitale nazionale e oggi
più che mai bisogna riconsiderare l’utilizzo delle tecnologie e della loro messa in sicurezza secondo schemi di protezione non più ancorati ai semplici antivirus.

Non ultimo, i comportamenti individuali dei cittadini che usano la rete devono essere responsabili, perché fondamentali per contrastare gli attacchi.

Un ecosistema quindi di forze chiamate in gioco la cui unione e la cui alleanza possa effettivamente creare uno scudo comune adeguato alla pericolosa evoluzione delle minacce.

“Quando si parla di cybersecurity la si associa spesso a problemi che impattano le aziende o – in generale le organizzazioni pubbliche e private – mentre in realtà fa già parte della vita di ognuno di noi. Gli attacchi alla sicurezza informatica sono in continuo aumento e ci aspettiamo che in futuro ci troveremo ad affrontarla con sfide sempre più importanti. Noi come player di mercato, ma anche come cittadini, possiamo fare tanto: la cybersecurity deve essere prioritaria in tutti i contesti della nostra vita: dall’ambito lavorativo all’economia alla vita quotidiana se vogliamo sbloccare il vero potenziale dell’economia digitale”, dichiara Amir Rapaport, Founder e Editor-in-Chief di Cybertech. “La cybersecurity deve essere trattata come un insieme di sistemi fondamentali che vanno dalla tecnologia, ai processi aziendali e alle persone. Il nostro obiettivo oggi è quello di fornire spunti di riflessione e soluzioni per costruire ecosistemi più forti da cui le organizzazioni possano trarre vantaggio, imparare e muoversi in questo futuro altamente connesso e digitale con fiducia”.

“Sviluppare un approccio globale alla sicurezza che includa sia la dimensione fisica che quella digitale è fondamentale per proteggere i nostri sistemi economici, politici e sociali” ha commentato Alessandro
Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, nel suo intervento di apertura al Cybertech Europe 2022.

La sicurezza informatica interessa tutti i cittadini

“In Leonardo siamo convinti che la cyber security sia un lavoro di squadra: aziende private, governi nazionali e istituzioni europee devono unirsi in un quadro di collaborazione, per promuovere la resilienza informatica, salvaguardare le comunicazioni e i dati, mettere in sicurezza la società e l’economia europee. Per questa ragione credo che la conferenza che si è appena conclusa sia stata un momento molto importante all’interno del dibattito nazionale ed europeo per contribuire a creare una maggiore consapevolezza sulle sfide poste dalla cyber sicurezza”, ha concluso Profumo.

“Le minacce informatiche alle infrastrutture critiche non sono senza confini. Governi, aziende e operatori di tutto il mondo devono affrontare sfide significative nella gestione dei rischi per i loro ambienti tecnologici operativi. Più che mai, la sicurezza informatica richiede un approccio di difesa collettiva persistente. La tecnologia è un elemento importante, ma le persone e i processi giusti con una governance integrata che guida un’unica visione sono altrettanto fondamentali quando si tratta di proteggere le risorse critiche. Una prospettiva globale intersettoriale è fondamentale per mantenere una posizione di difesa agile, dinamica in questo panorama di minacce in rapida evoluzione”, commenta Rick Driggers, Accenture Federal Services’ Critical Infrastructure Cyber Lead.

“Il settore della cybersecurity ha fatto notevoli progressi in termini di innovazione, specialmente nel corso dell’ultimo anno, mentre perseguiamo il nostro intento di essere sempre un passo in avanti in un panorama delle minacce informatiche in continua evoluzione. Cybertech Europe presenta le soluzioni di sicurezza più all’avanguardia, dalla Zero Trust all’XDR per una maggiore sicurezza del cloud e non solo, e riunisce i più importanti player del settore per condividere spunti ed idee di valore per contribuire
a rafforzare il futuro della sicurezza informatica”, sottolinea Luca Nilo Livrieri, Senior Manager sales engineers for Southern Europe, CrowdStrike.

David Gubiani, Regional Director SE EMEA Southern di Check Point Software Technologies, è intervenuto al Cybertech Europe spiegando che: “Il processo di digital transformation deve essere affiancato da una strategia di sicurezza informatica. Sia le aziende che le pubbliche amministrazioni
necessitano, oggi più che mai, di un partner che curi la strategia di cybersecurity in parallelo alla gestione dell’intero processo digitale in atto. Le soluzioni Check Point, ad esempio, coprono ogni ambito in materia di sicurezza informatica per proteggere i clienti e per prevenire gli attacchi in continua crescita, e sempre più pericolosi, in ogni momento. Inoltre, avere un unico sistema per gestire tutte le situazioni, anche in caso di attacco, garantisce efficienza e il massimo ritorno di investimento.”

 

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