ROMA. “Oggi, in occasione della Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali di Pace pensiamo alla tragedia che colpì l’Italia quel drammatico 12 novembre 2003 a Nassiriya (Iraq) dove nella Base Maestrale del nostro contingente un attentato esplosivo costò la vita a 28 persone: 19 connazionali – di cui 17 tra militari dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri unitamente a 2 civili di una troupe televisiva in temporanea sosta – e 9 iracheni”.

Venti anni fa la strage di Nassiriya
Lo ha detto il sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, al temine della Santa Messa in suffragio ai Caduti presso l’Ara Coeli di Roma.

Il sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, alla Santa Messa in suffragio ai Caduti presso l’Ara Coeli di Roma
“Impegnarsi per ristabilire stabilità, pacifica convivenza e prospettive di futuro in contesti gravati da pericolose tensioni e fragilità istituzionali o devastati da conflitti è qualcosa di doveroso e meritorio – ha aggiunto – a cui una nazione del rango dell’Italia deve contribuire responsabilmente con la comunità internazionale. E’ quello che i nostri uomini e donne con le stellette fanno ogni giorno, in Italia e nel Mondo, sono un bene prezioso di cui dobbiamo essere sempre consapevoli”
“In questo momento storico molto difficile – ha concluso il sottosegretario – il lavoro qualificante dei nostri militari che operano mettendo a rischio la propria incolumità per proteggere quelle altrui, merita il nostro plauso. Tra di essi la nostra e mia personale profonda gratitudine va ai militari e civili che nelle missioni internazionali di pace hanno sacrificato il bene più prezioso”.
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