KHARTOUM (SUDAN). Il confonto politico tra l’Esercito regolare sudanese e le Forze di supporto rapido (RSF) è saltato. E dalla parole si è passati ai fatti, o meglio all’uso delle armi.

Sono in corso da alcuni minuti combattimenti vicino al Quartier generale dei paramilitari delle RSF del Generale Mohamed Hamdane Daglo nella parte Sud della capitale.

Secondo quanto riportato anche da alcuni canali Telegram si sono uditi spari anche vicino all’ aeroporto e nella periferia settentrionale.
I paramilitari sudanesi affermano da parte loro di aver preso il controllo dell’ aeroporto di Khartoum, mentre vanno avanti da settimane le rivalità tra i due Generali dietro il colpo di Stato del 2021.
Sempre secondo le immagini che vengono trasmesse dai canali social si è registrata un’irruzione di paramilitari dentro lo scalo aereo, con passeggeri che sono stati fatti sdraiare a terra.
Secondo quanto reso noto dagli uomini del Generale Daglo, l’Esercito regolare è entrato nella loro base di di Soba, nella parte Sud di Khartoum, circondandoli .
Sempre secondo le RSF i regolari hanno “lanciato un attacco a tappeto con tutti i tipi di armi pesanti e leggere”.
Si registrano anche attacchi a Khartoum-2, dove ha sede la nostra Ambasciata. E si odono colpi di armi pesanti e il movimento di carri armati.
I paramilitari sudanesi hanno anche affermato di aver preso il controllo del Palazzo presidenziale. Fonti locali parlano anche di uomini armati che avrebbero circondato gli studi dell’emittente statale.
Un funzionario delle Nazioni Unite ha detto di aver ricevuto segnalazioni di combattimenti nei quartieri di Riyadh, Khartoum 2, Manshiya e Soba.
In pratica si combatte ovunque. Aerei militare sorvolano la capitale.
Secondo quanto ha riferito il portavoce dell’Esercito, il Generale di Brigata Nabil Abdallah. “combattenti delle Forze di supporto rapido hanno attaccato diversi campi dell’Esercito a Khartoum e altrove in Sudan. Gli scontri sono in corso e l’Esercito sta svolgendo il suo dovere di salvaguardare il Paese”.
I paramilitari sudanesi affermano da parte loro di aver preso il controllo dell’ aeroporto di Khartoum, mentre vanno avanti da settimane le rivalità tra i due generali dietro il colpo di Stato del 2021.
L’attrito fra Esercito e paramilitari si sta aggravando da mesi, con differenze evidenti nei recenti scambi e controdichiarazioni da entrambe le parti.
Il Generale Mohamed Hamdan “Hemedti” Dagalo, Comandante delle RSF e vice presidente del Consiglio sovrano, aveva pubblicamente respinto gli atti compiuti il 25 ottobre scorso dal presidente dello stesso Consiglio e Comandante in capo dell’Esercito, il Tenente Generale Abdel-Fattah Al-Burhan, definendoli un “colpo di Stato”.

Di recente erano emerse divergenze anche sul processo politico per una transizione alla democrazia basato sull’accordo-quadro firmato il 5 dicembre scorso, in particolare sulle questioni della sicurezza e della riforma militare.
I comandanti dell’Esercito sudanese vorrebbero infatti integrare rapidamente le RSF nei propri ranghi mentre Dagalo vorrebbe un calendario che potrebbe durare fino a dieci anni.
I paramilitari, inoltre, vorrebbe essere sottoposta a una guida civile, riforma che l’Esercito rifiuta, e chiede la rimozione di tutti gli elementi dei Fratelli Musulmani dalle Forze Armate come pre requisito per la riforma.
Le dispute tra le due parti su queste e altre questioni stanno ritardando la firma di un accordo finale per passare a un governo civile , così come era prevista per il 1° aprile scorso.
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