Roma. Un altro cittadino iracheno, Hamad Bakr, condannato per terrorismo quale membro dell’organizzazione terroristica “Rawti Shax del Mullah Krekar” è stato estradato dall’Inghilterra ed è atterrato, ieri, a Roma.

Milizie jihadiste
In forza alla cellula inglese dell’organizzazione e colà operativo, era stato arrestato il 17 luglio 2019 dalle autorità britanniche in esecuzione del provvedimento italiano del 2019.
L’uomo è stato trasferito in carcere, in attesa della decisione della Suprema Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio rimasto.
Non si ferma così l’incessante attività di cooperazione giudiziaria internazionale correlata alle estradizioni dei condannati nell’ambito dell’indagine “JWEB” condotta dal R.O.S. dell’Arma dei Carabinieri che il 12 novembre 2015 portò in carcere complessivamente 17 persone che, sotto la guida del Mullah Krekar, avevano costituito in Europa una organizzazione terroristica suddivisa in cellule, denominata “Rawti Shax” (Ritorno alla montagna).

Il mullah Krekar
L’organizzazione terroristica – definita tale dalla Corte di Cassazione che ha già condannato in via definitiva i membri della cellula italiana – si prefissava la restaurazione del Califfato in Iraq e stava predisponendo attentati in Europa nel periodo di massima espansione territoriale dello Stato islamico del defunto Califfo Abu Bakr al Baghdadi al quale Krekar aveva offerto sostegno e nelle cui fila avevano militato diversi membri dell’organizzazione.

Abu Bakr al-Baghdadi
Questo risultato è solo l’ultimo in ordine di tempo, frutto della collaborazione tra le Autorità giudiziarie, di Governo e di Polizia del Regno Unito, della Norvegia e della Germania, sotto il coordinamento giudiziario della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Trento – sede distaccata di Bolzano – della Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Trento e del Desk italiano presso Eurojust e il raccordo investigativo di EUROPOL.
Lo scorso 15 luglio 2019, la Corte d’Assise di Bolzano aveva infatti condannato per “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale” 6 cittadini di origine curdo-irachena, emettendo contestualmente una ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti, condanna confermata dalla Corte d’Assise d’Appello di Trento -Sezione distaccata di Bolzano in data 18 luglio nei confronti di 5 imputati.
In particolare, due dei tre imputati residenti in Norvegia tra cui lo stesso Krekar sono già stati estradati in Italia rispettivamente il 26 marzo e il 3 ottobre scorsi, mentre ieri sera alle 20.40 è atterrato all’aeroporto romano di Fiumicino – scortato da personale dell’INTERPOL – Hamad Bakr, alias Rebwar condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione.
Sono così due i cittadini iracheni membri di vertice di “Rawti Shax” presenti in Inghilterra in attesa di essere estradati in Italia: per uno il trasferimento già predisposto si concretizzerà a breve, all’esito delle formalità sanitarie anti Covid, mentre il secondo deve prima espiare un’altra condanna emessa dalle Autorità inglesi per la sua affiliazione allo Stato Islamico.
In particolare, il gruppo terroristico aveva tra le proprie finalità: l’invio di foreign fighters nelle zone di conflitto tra Iraq e Siria, la partecipazione al jihad su scala globale, l’instaurazione nel Kurdistan iracheno di un califfato regolato dalla legge coranica (sharia), la realizzazione di atti di intimidazione nei confronti di diversi governi occidentali, attraverso la costituzione di cellule dormienti disseminate in tutta Europa.
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