Terrorismo, incontro anti DAESH Roma. Presenti 15 ministri di Paesi europei ed extra Ue, tra cui Iraq e Turchia

Roma. “La nostra attenzione deve concentrarsi sul futuro della Coalizione, sulla sua evoluzione e prospettive. E’ il momento di avviare una riflessione di respiro politico e strategico sul futuro della nostra lotta al terrorismo jihadista, ora che DAESH è stato sradicato nella sua dimensione territoriale, ma non ancora del tutto debellato nella sua ideologia di morte e nella sua presa propagandistica. Anzi, per molti aspetti, si apre una nuova, impegnativa fase che richiederà sforzi diversi, ma non meno impegnativi”.

Lo ha detto il ministro Roberta Pinotti nel suo intervento di apertura alla 6^ riunione ministeriale anti Daesh che si è tenuta, oggi a Roma in formato ristretto.

I lavori sono stati copresieduti con il Segretario della Difesa statunitense, Generale James Mattis. A Villa Madama, erano presenti 15 ministri di Italia, Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Iraq e Turchia.

I ministri Roberta Pinotti e James Mattis

Durante l’incontro è stato fatto un aggiornamento del quadro di riferimento politico-strategico della coalizione. Molta attenzione è stata posta sulla ricostruzione e la stabilizzazione delle aree colpite da DAESH. L’Iraq ha voluto ringraziare la coalizione e in modo particolare l’Italia per l’importante contributo dato alla lotta al terrorismo e alla formazione dei militari e delle forze di polizia a Bagdad, ad Erbil e a Mosul.

L’Italia anche per il 2018 garantirà il proprio impegno in Iraq all’interno della Coalizione, riducendo di circa la metà il proprio dispositivo militare sulla base degli sviluppi della situazione della sicurezza e alle necessità irachene e sulla base dei futuri obiettivi concordati nel corso della ministeriale odierna.

In Iraq, l’Italia ha contribuito in maniera sostanziale alla sconfitta del DAESH, attraverso la ricostruzione delle forze di sicurezza irachene, inclusa la componente curda. L’attuale scenario consente di avviare una significativa riduzione del contingente nazionale (attualmente composto da circa 1.500 militari) che potrà essere all’incirca dimezzato.

In Iraq, l’Italia ha contribuito in maniera sostanziale alla sconfitta del DAESH

La riunione di Roma si è tenuta in concomitanza con l’incontro tra i responsabili della diplomazia a Kuwait City, vertice al quale partecipano tutti i Ministri degli Esteri e i dirigenti dei 74 partner della Coalizione. Anche il nostro ministro degli Esteri Angelino Alfano era presente in Kuwait.

Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano

“Abbiamo sconfitto l’ISIS e liberato dal giogo jihadista almeno 8 milioni di persone – ha detto -. Inizia ora la fase cruciale della nostra missione, impedire in ogni modo il rischio che il sedicente Stato islamico ritorni. Possiamo far di più: condividere informazioni di intelligence, per esempio per impedire che i foreign fighters tornino, tagliare tutte le possibili risorse per il finanziamento”.

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