Di Vincenzo Priolo
Venezia. Questa volta una minaccia ben più specifica. Eccellente operazione di Polizia di Stato e Carabinieri. Il blitz è scattato la scorsa notte nei confronti di una cellula jihadista in pieno centro a Venezia. L’operazione è stata guidata dalla DDA (Direzione distrettuale Antimafia) e messa in atto dai reparti dell’antiterrorismo italiano.

Alla cellula gli investigatori sono arrivati grazie ad una capillare attività di controllo del territorio, svolta in stretto coordinamento da Polizia di Stato e Carabinieri.
L’operazione ha portato all’arresto di tre persone e al fermo di un minorenne, tutti cittadini originari del Kosovo e residenti in Italia con un regolare permesso di soggiorno. Eseguite anche 12 perquisizioni: dieci in centro storico a Venezia, una a Mestre e una aTreviso.
L’indagine è stata svolta dagli uomini del reparto operativo dei Carabinieri e dal personale dalla Digos di Venezia: dopo aver individuato la cellula, sono state ricostruite le dinamiche relazionali, la radicalizzazione religiosa dei vari soggetti, i luoghi che frequentavano.
All’operazione hanno partecipato anche il personale della Direzione centrale della polizia di prevenzione, unità cinofile dei Carabinieri, il nucleo Artificieri della questura di Venezia e personale della Polizia scientifica. Sono intervenuti anche i reparti speciali di Polizia e Carabinieri (NOCS e GIS). Dalle prime intercettazioni sembra che i terroristi stessero preparando un attentato: volevano farsi saltare sul Ponte di Rialto, per fare centinaia di morti.
Sapevamo che il rischio zero non esiste, ma alla luce dei fatti, possiamo dire che il sisema di prevenzione italiano al momento funziona. L’attenzione nel nostro Paese resta massima.

