Rugby, al Torneo Sei Nazioni grande afflusso di tifosi italiani e stranieri allo stand della Difesa al Villaggio Ospitalità “Terzo Tempo”

Roma. Ieri, l’incontro di rugby allo Stadio Olimpico di Roma che ha visto di fronte l’Italia e l’Irlanda, in occasione del Torneo Sei Nazioni, ha avuto una grande partecipazione dei rugbisti delle due squadre e degli atleti dei Gruppi sportivi militari e paralimpici.
Militari delle Forze Armate sono entrati in campo prima dell’inizio del match con le bandiere delle Nazioni partecipanti e con quella della Federazione Italiana Rugby (FIR).

Il rugby passione italiana

Gli uomini e le donne con le stellette hanno anche cantato gli inni nazionali accompagnati dalla Banda dei Carabinieri che ha continuato a suonare nel corso della partita, esibendosi anche presso lo stand della Difesa al Villaggio Ospitalità “Terzo Tempo” dello Stadio dei Marmi del Foro Italico.

Qui si è registrato un afflusso di circa 50 mila tifosi tra italiani e stranieri. Le Forze Armate hanno partecipato con uno stand informativo come punto di incontro tra il mondo dello sport e quello militare.

Grande afflusso di publico al Villaggio “Terzo Tempo”

Lealtà, coraggio, amicizia e rispetto dell’avversario, sono i valori che ogni rugbista impara a conoscere sul campo di gioco, gli stessi valori che ispirano l’operato degli uomini e delle donne delle Forze Armate, quotidianamente al servizio della collettività in Italia ed all’estero.

Alla manifestazione, insieme ad altri sportivi di tutte le Forze Armate, hanno preso parte il Tenente Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Aeronautica Marco Iannuzzi, il Maresciallo del Ruolo d’Onore Simone Careddu ed il Caporal Maggiore Capo Scelto Ruolo d’Onore Ferdinando Giannini, entrambi dell’Esercito.

Tutti appartengono al Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD). Il GSPD si prefigge di offrire un contributo determinante verso una nuova prospettiva di vita ed una più compiuta riabilitazione sociale per coloro i quali, operando in Patria o fuori dai confini nazionali, hanno contratto lesioni o malattie invalidanti e permanenti nell’adempimento del proprio dovere.

Lo sport paralimpico come lo sport militare rappresenta la sinergia tra i valori delle discipline sportive e le capacità psicofisiche e professionali di alto livello del personale in uniforme.

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