Venezuela, la Ortega Diaz accusa l’ex comandante della GNB di “gravi violazioni dei diritti umani”. La fuga di molti cittadini in Colombia

Caracas. Un’altra giornata di scontri di piazza per manifestazioni antigovernative in Venezuela, dove tre giovani hanno perso la vita.

Proseguono in Venezuela gli scontri i piazza. Siamo arrivati ad 83 morti, dall’aprile scorso

Si è arrivati così ad oltre 80 morti dall’inizio delle proteste contro il Presidente Maduro, dallo scorso aprile.

Secondo quanto scrive il quotidiano El Nacional, le nuove vittime sono Roberto Duran (26 anni), raggiunto da un colpo al torace a Barquisimeto, Victor Betancourt (18 anni), ucciso durante una manifestazione a Cumanà e Luis Paz (20 anni), travolto da un veicolo a Maracaibo, vicino a un blocco stradale di protesta.

Intanto, prosegue lo scontro tra la magistratura ed il Governo Maduro e la Procura generale del Venezuela, diretta da Luisa Ortega Diaz.

La Diaz ha imputato il generale Antonio José Benavides Torres, ex comandante generale della Guardia Nazionale Bolivariana.

L’alto ufficiale, secondo le accuse, avrebbe commesso “gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani” nel corso delle manifestazioni dell’opposizione da oltre due mesi.

Il generale Benavides Torres, attualmente è il capo del Governo del Distretto della Capitale, e dovrà comparire davanti ai giudici il prossimo 6 luglio.

La Procura ha spiegato di stare indagando su 450 presunte violazioni dei diritti umani fondamentali. Da questi 450 casi si sono registrati 23 morti e 853 feriti. Per le cui azioni sono indagati funzionari di Polizia e militari.

E per fuggire dalla fame molti venezuelani fuggono in Colombia. Il passaggio del confine di Ponte Simón Bolívar, a Cúcuta, è testimone di quanto avviene ogni giorno.

Donne venezuelane attraversano il confine di Cúcuta,

Il popolo venezuelano lascia un Paese benedetto da ricchezze delle riserve petrolifere, da quelle dell’oro (ma anche di gas e di coltan, uno dei componenti fondamentale dei nostri cellulari: un metallo più prezioso dei diamanti). La crisi politico-economica lo ha messo in ginocchio da mesi.

I venezuelani che percorrono le strade di Cucuta restano ammirati di vedere tanto cibo nei negozi di alimentari.

Se volessimo affidarci alla statistica per sapere quanti venezuelani hanno varcato il confine, non avremmo un buon riscontro. Dobbiamo perciò prendere per buono i dati resi noti dall’Organizzazione degli Stati Americani che segnala il passaggio di 20 mila venezuelani, la scorsa settimana. I quali avrebbero attraversato, ogni giorno, gli oltre 2 mila chilometri di frontiera tra i due Paesi.

Per molti si tratta di un attraversamento ad orario. Ovvero si varca il confine per il tempo necessario a fare un po’ di spesa di prodotti che non si trovano in Venezuela e poi rientrare.

Ma in molti restano. Secondo qualche ricercatore, in Colombia oggi vivrebbero un milione di venezuelani.

PER APPROFONDIRE:

PLAN-DE-LA-PATRIA-2013-2019

Autore