Sanaa. E’ catastrofe sanitaria nello Yemen, colpita da un’epidemia di colera. I massimi responsabili dell’UNICEF, Anthony Lake, del Programma Mondiale per l’Alimentazione, David Beasley e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, al termine della loro visita nel Paese hanno deciso di incrementare gli sforzi per aiutare la popolazione.
L’epidemia è iniziata in aprile ed ha finora provocato 400 mila casi sospetti e circa 1.900 morti. Il 60% della popolazione si trova in piena crisi alimentare.
Circa 2 milioni di bambini sono gravemente denutriti. Il dato aumenterà fino alla fine dell’anno. Si stimano altri 385 mila minori che patiranno una forte denutrizione.
L’80% dei bambini yemeniti ha bisogno di un’assistenza umanitaria. La guerra ha distrutto installazioni sanitarie, acquedotti ed ogni forma di sostegno sanitario. Mentre oltre 30 mila lavoratori della sanità non prendono uno stipendio da più di 10 mesi, continuando a lavorare gratis.
A dar loro una mano ci sono 16 mila volontari che vanno di casa in casa per informare le famiglie su come proteggersi dalla diarrea e dal colera.