Yemen: l’entrata in scena dei bombardieri B-2 potrebbe costituire un avvertimento nei confronti di Teheran

Di Fabrizio Scarinci

SANAA. Secondo quanto dichiarato dal CENTCOM, mercoledì scorso l’aeronautica statunitense avrebbe condotto attacchi di precisione nel territorio dello Yemen al fine di distruggere cinque depositi sotterranei di armi appartenenti al movimento degli Houthi appoggiato dall’Iran.

Un bombardiere B-2 Spirit durante un volo di addestramento

A tali azioni avrebbe preso parte anche un certo numero di bombardieri strategici a lungo raggio B-2 Spirit, che, stando a quanto dichiarato da alcune fonti, potrebbero anche aver utilizzato ordigni di tipo MOP (Massive Ordnance Penetrator), notoriamente in grado di trasportare quasi 2,5 tonnellate di esplosivo e penetrare fino a 60 metri di cemento.

L’utilizzo di questi potentissimi (oltre costosissimi) strumenti contro gli Houthi potrebbe facilmente costituire un messaggio all’indirizzo della Repubblica Islamica, a cui gli USA intendono verosimilmente segnalare la propria disponibilità a colpire in caso di escalation regionale; uno scenario che, finora, Washington ha comunque cercato di evitare anche e soprattutto al fine di non sottrarre troppe risorse dal teatro europeo, dove il conflitto ucraino continua senza sosta, e da quello indopacifico, dove si segnala un’attività navale sempre più intensa da parte di Pechino.

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