Napoli. I Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, al termine di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola (Napoli), hanno dato eseguito, oggi, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare la professione di avvocato per la durata di anni uno nei confronti di 9 professionisti, indagati per una tentata truffa aggravata ai danni dello Stato.
Le indagini sono scaturite da molteplici segnalazioni pervenute all’Ufficio di Procura – tra il 2018 e il 2019 – dalla Presidenza del Tribunale di Nola sull’irregolarità, rilevate dall’Ufficio Ruolo Generale Affari Contenziosi Civili,
In particolare in sede di iscrizione a ruolo delle cause civili nel procedere alle lavorazioni delle buste telematiche trasmesse dagli avvocati e contenenti l’iscrizione a ruolo di cause civili, nel momento in cui l’operatore dell’Ufficio Ruolo Generale procedeva ad inserire il numero identificativo della marca da bollo o del contributo unificato. il sistema informatizzato negava la possibilità di inserimento dei dati in quanto gli stessi risultavano già registrati ed utilizzati.
La Guardia di Finanza del Gruppo di Nola è stata delegata dalla Procura della Repubblica locale a verificare l’autenticità delle marche da bollo e dei contributi unificati oggetto di segnalazione. nonché a riscontrare l’eventuale utilizzo dei valori da bollo in altri procedimenti incardinati anche presso altri Uffici giudiziari dell’intero territorio nazionale.
La meticolosa attività di analisi e riscontro di ciascuna marca da bollo o contributo unificato ha consentito di accertare, secondo le indagini, che tutte le marche da bollo segnalate, alla data della richiesta di iscrizione a ruolo, risultavano essere già state utilizzate, come fotocopie, alcune anche più volte dallo stesso difensore, ovvero da altri avvocati facenti parte del medesimo studio legale degli indagati.
Gli esiti degli accertamenti hanno consentito a questa Procura di avanzare specifica richiesta di misura cautelare, pienamente condivisa dal Giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale nolana nei confronti di 9 professionisti la cui condotta, sempre secondo le indagini, è risultata perdurante e reiterata.
Per questo sono stati considerati responsabili di plurime condotte di tentata truffa aggravata ai danni dello Stato.
Gli indagati avrebbero indotto in errore il funzionario responsabile dell’Ufficio Ruolo Generale Affari Contenziosi Civili del Tribunale nolano per procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale pari all’importo del valore bollato riutilizzato, con corrispondente danno economico per lo Stato.
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