Corea del Nord, ancora guerra di nervi tra Washington e Pyongyang

Washington. Navi americane si stanno spostando verso la Penisola coreana. Lo ha riportato la CNN. Il gruppo navale Carl Vinson Strike Group, include anche una portaerei e si sposterà da Singapore.

La portaerei Usa im navigazione verso la Penisola coreana.

Gli Stati Uniti ritengono che lo spostamento delle loro navi sia solo una “misura di precauzione”. Secondo quanto spiegato all’agenzia di stampa AFP dal portavoce della Marina americana, Dave Benam, “la Corea del Nord è la minaccia numero uno per la regione per il suo irresponsabile destabilizzatore ed imprudente programma di missili e di ricerca delle armi nucleari”.

Dalla propaganda, dalla guerra dei nervi ad un rialzo delle tensioni? La Corea del Nord cerca di salire questa scala. Il comunicato del Ministero degli Esteri di Pyongyang intende rafforzare questo concetto scrivendo che “la realtà conferma la nostra decisione di rinforzare il nostro potere militare ed affrontare la forza con la forza è stata una decisione accertata un milioni di volte”.

Da parte sua la Corea del Nord ha dichiarato che l’attacco Usa in Siria è una giusta risposta per espandere il suo arsenale nucleare. Per questo i coreani ritengono la ragione sta dalla loro parte. E per questo intendono la loro forza nucleare in modo rimarchevole.

Il Ministero degli Esteri nord coreano insiste sul fatto che gli americani abbiano bombardato la Siria ed abbiano così commesso “un atto indimenticabile di aggressione”. Un aggressione “imperialista e forte”. E quindi, conclude la nota, uno solo si può difendere da questi attacchi.

In verità, la presenza di una portaerei nella acque della Penisola coreana non è una novità. La USS Carl Vinson ha già partecipato alle annuali esercitazioni tra Usa e Corea del Sud.

Da Washington è arrivato l’ordine del cambio di rotta, non più Australia ma Penisola coreana.

Dopo l’incontro in Florida tra il presidente Usa, Donald Trump e quello cinese, Xi Jinping la risposta di Pechino è arrivata a difesa ancora dei vecchi “compagni” del comunismo cinese.

La Cina ha una linea rossa con la Corea. E l’uso di sanzioni contro Pyongyang non può essere tanto stretto da portare il Paese al collasso. Ma Washington vuole andare avanti.

Il ricercatore sud coreano Chang Long Seok, dell’Istituto per la Pace e l’Unificazione dell’Università di Seul in un’intervista ad una tv tedesca ha spiegato che la Corea del Nord ha una capacità militare molto bassa.

In un’intervista al Financial Times, Trump aveva detto che era disposto a fare un accordo con la Cina per “adottare decisioni unilaterali”. Quali? Non ha risposto.

Ma si pensa ad un dispiegamento di armi nucleari in Corea del Sud o, ultima ipotesi: assassinare Kim Jong Un.

Kim Jong Un, gli Usa pensano di assassinarlo?

Nel frattempo, evidenzia il sito Internet specializzato 38 North (http://38north.org), Pyongyang da quattro settimane sta facendo “inusuali attività”£ nella base di Pyunggye-ri, dove si tengono le prove dei missili nucleari. Secondo il sito i nord coreani starebbero provando una bomba atomica. Ma il sito Web è un programma dell’U.S. -Korea Institute at SAIS (USKI), diretto da Joel S. Wit, ex dipendente del Dipartimento di Stato e Jenny Town, assistente del direttore di USKI.

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