ISIS, dalla guerriglia al furto e alla rapina. La nuova strategia jihadista

Baghdad. Dall’uso dei kalashnikov nella guerriglia alla rapina. Dall’uso di camion, auto, bombe per compiere attentati nelle città dell’Occidente o nei vari teatri del mondo alla ricerca del denaro. Così jihadisti dell’ISIS pensano di cambiare strategia per colpire gli “infedeli”. “Qualsiasi attacco contro di loro  – scrivono i jihadisti dello Stato islamico nel loro ultimo numero della rivista Rumiya (Roma) – incluso quello finanziario è jihad”.

La nuova strategia jihadista: dall’uso delle armi ai furti e alle rapine.

Il testo è accompagnato da foto di auto di lusso, furgoni della sicurezza privata, negozi fi informatica, anelli e carte di credito.

“La fortuna degli infedeli è è’ halal (permessa ndr) per te – si legge nel testo – appropriatene”.

L’articolo della rivista dell’ISIS aggiunge come indicazione “operativa” nei confronti dei jihadisti. “Se non sei capace di uccidere – si legge ancora – perchè non rubare?” E come per il sangue “degli infedeli che può essere versato, così è permesso appropriarsi della loro ricchezza”.

I jihadisti, su disposizione del loro califfo, Abū Bakr al-Baghdādī possono rubare: abiti, gioielli, tutti i tipi di arma, oro, argento, soldi Ma anche l’auto di “un infedele” prima di ucciderlo.

“Dio – conclude l’articolo – permette a chi lotta per la causa di prendere la ricchezza, le armi, le donne ed i bamni degli infedeli”.

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