Accordo CETA, l’importante ruolo del Canada nei rapporti commerciali con l’Italia

Napoli. L’accordo economico e commerciale globale (o CETA) è un accordo commerciale concluso tra l’UE e il Canada. Stimolando gli scambi, il CETA creerà posti di lavoro e favorirà la crescita e nuove opportunità per l’impresa. Il Canada è un grande mercato per le esportazioni europee e un Paese ricco di risorse naturali di cui l’Europa ha bisogno.

Il CETA stringe più strettamente i rapporti commerciali tra l’Unione Europea ed il Canada

L’accordo non si limita ad eliminare i dazi doganali ma considera importante anche il ruolo delle delle persone e dell’ambiente. Così facendo crea un nuovo modello di riferimento globale per i futuri accordi commerciali.

I negoziati che hanno portato al CETA sono durati cinque anni, dal 2009 al 2014 )http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ceta/index_it.htm); (http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ceta/ceta-explained/index_it.htm)

Per l’Unione europea il trattato è stato approvato dal Parlamento europeo lo scorso 15 febbraio 2017, con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astenuti. Hanno votato a favore i tre principali gruppi (PPE, Socialisti e Democratici e ALDE) ed i conservatori, mentre hanno votato contro l’Europa delle Nazioni e della Libertà, l’Europa della Libertà e della Democrazia Diretta, oltre a Verdi, Sinistra Europea e alcuni parlamentari dei S&D.

Appena il Parlamento canadese lo approverà l’accordo entrerà in vigore, prima in maniera provvisoria. Inoltre, se anche un solo Parlamento nazionale o regionale di un Paese del’Unione europea votasse contro l’accordo, l’applicazione definitiva non sarà più possibile e – di conseguenza – il trattato non potrà più entrare in vigore.

Reportdifesa.it ha intervistato Jan Scazighino, consigliere economico-commerciale dell’Ambasciata canadese in Italia, a margine di un workshop dell’Unione degli industriali di Napoli.

Jan Scazighino, consigliere economico-commerciale dell’Ambasciata canadese in Italia,

I rapporti commerciali tra Italia e Canada sono proficui?

Certo. Stiamo parlando di un mercato di 10 miliardi di dollari. L’Italia sta chiaramente approfittando di questa situazione. Speriamo, appena l’accordo di libero scambio sarà ratificato in Italia ed in altri Paesi, di allargare questo legame tra il Canada e l’Italia. Rapporti così importanti anche grazie alla presenza di un milione e cinquecentomila di italo-canadesi. Gli italiani sono una parte fondamentale del nostro Paese.

Quanto la forza dell’euro incide sul dollaro canadese e sui commerci?

Il dollaro canadese, negli ultimi tempi, sta soffrendo. Noi abbiamo il petrolio e tutti sanno che il suo prezzo è molto diminuito. A mio parere il dollaro canadese è troppo basso, rispetto all’euro. Vanno però bene le nostre esportazioni.

I rapporti politico-commerciali tra Stati Uniti e Canada possono avere incidenze anche sull’Italia?

Noi canadesi siamo preoccupati per questa questioni dei rapporti commerciali tra il mio Paese e gli Stati Uniti. Di solito non leggo la stampa o seguo gli altri mezzi, ma quando il nostro primo ministro (Justin Trudeau ndr) è andato ad incontrare il Presidente americano Donald Trump ho visto la reazione dei due esponenti politici. E’ stato detto che il NAFTA (North American Free Trade Agreement, Accordo nordamericano per il libero scambio ndr) l’intesa di libero scambio tra il Canada e gli Stati Uniti, sarà modificato e migliorato. Ma non sarà cancellato. Esso è importante anche per le imprese italiane, perchè vogliamo che siano fatti investimenti in Canada e negli Stati Uniti. E se la frontiera dovesse diventare un muro non sarà certo una buona cosa. Per nessuno.

Intanto, si sta modificando il NAFTA per quanto riguarda la questione del latte ed altro. Il Presidente Trump ha detto che non lo vuole cancellare. Anche perché ci sono tante aziende americane che non vogliono avere una frontiera con il Canada, che dicono no ai dazi doganali. Le due economie sono, assolutamente, integrate da anni. Abbiamo speranza di continuare sulla strada degli ottimi rapporti tra i due Paesi.

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