Argentina, vittoria del partito del Presidente Macri. Finisce l’era del Peronismo

Buenos Aires. Con la vittoria alla elezioni legislative (parziali) del Presidente della Repubblica, Mauricio Macri l’Argentina dice addio al Peronismo, il movimento politico creato da Juan Domingo Perón durante la sua prima presidenza della Repubblica argentina (1946-1955), con l’apporto ideologico e di immagine di sua moglie Evita Perón.

Il Presidente argentino, Mauricio Macri

La formazione “Cambiemos” di Macri è riuscita a diventare il centro politico del Paese sud americano. La vittoria è stat superiore alle più ottimistiche previsioni.

I cittadini sono stati chiamati alle urne per il rinnovo di un terzo del Senato (24 seggi) e della metà (127) dei deputati. Questo risultato porta l’attuale Presidente verso la rielezione alla Casa Rosada.

Il candidato di Macri, Estaban Bullrich ha ottenuto il 41,38% dei voti, contro il 37,25% dell’ex Presidente, la peronista, Cristina Fernandez de Kirchner. La differenza è di circa 400 mila voti.

Il partito di Macri ha ottenuto un successo che i non peronisti stavano ricercando dal 1985, quando Raul Alfonsin ottenne un importante risultato, anche lui nelle elezioni di medio termine.

La vittoria del team del Presidente è stata ottenuta anche fuori di Buenos Aires, nel collegio della Kirchner che così ha messo a rischio anche la sua carriera politica.

Infatti, “Cambiemos” ha ottenuto i maggiori successi in 14 distretti elettorali, tra gli altri nelle principali province, quali Buenos Aires, Cordoba, Santa Fe, Mendoza. Oltre che nella stessa capitale del Paese.

Forte di questo consenso, ora il Presidente in carica potrà far approvare molte delle riforme strutturali, promesse dal 2015, anno della sua vittoria alle presidenziali.

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