Carabinieri: controlli dei NAS per verificare le strutture veterinarie. Denunce, sequestri e due sospensioni dall’Ordine professionale

Roma. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha condotto una campagna di controllo su tutto il territorio nazionale.

Un Carabiniere dei NAS

Sono state verificate le strutture veterinarie che erogano prestazioni terapeutiche e curative a favore degli animali da compagnia, dotate anche di servizi di pronto soccorso.

Complessivamente sono stati ispezionati 682 tra ospedali, cliniche e ambulatori veterinari, rilevando 178 obiettivi non conformi, pari al 26%, deferendo all’Autorità giudiziaria 49 titolari ed operatori nonchè sanzionandone ulteriori 141 per violazioni amministrative per un ammontare di 145 mila euro.

Sono state contestate 220 violazioni, delle quali 116 riconducibili ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci destinati all’impiego sugli animali, poiché risultati scaduti o non correttamente registrati.
Sono state contestate ulteriori 62 sanzioni per inadempienze procedurali, organizzative e dei livelli minimi di igiene, nonchè la mancata attuazione delle misure di contenimento del COVID-19, individuando 5 veterinari che svolgevano l’attività privi di vaccinazione anti virus.

Carabinieri dei NAS in attività

E, in due casi, sebbene già sospesi dell’Ordine professionale.

Nel corso delle ispezioni, i Carabinieri NAS hanno eseguito il sequestro complessivo di oltre 800 confezioni di farmaci veterinari e dispositivi medici risultati irregolari e con data di scadenza superata, detenuti in promiscuità con altri medicinali ancora validi, con evidente possibilità di somministrazione di sostanze pericolose per l’animale o comunque privi di efficacia.

Sono stati eseguiti, inoltre, 10 provvedimenti di sospensione dell’attività nei confronti di ambulatori veterinari che operavano in assenza autorizzativa e in condizioni igieniche e strutturali incompatibili con l’esercizio della cura e del benessere degli animali, riscontrati tra le province di Salerno (4), Latina (2), Avellino, Catania, Reggio Calabria e Torino.

Queste le principali situazioni operative

Salerno

Ad esito di distinti servizi di controllo, è stata disposta la chiusura di 4 cliniche veterinarie, con servizio di pronto soccorso, di cui due ubicate a Salerno ed una ad Avellino, per le gravi carenze igienico- sanitarie e strutturali rilevate.

Tra le varie non conformità è stata riscontrata la presenza di gabbie arrugginite, l’uso di un locale di servizio igienico improvvisato per effettuare lo sviluppo delle radiografie, pareti scrostate e prive di superfici lavabili e sanificabili, presenza diffusa di muffa e la mancanza di pulizia ordinaria e straordinaria.

Il programma di verifiche è stato predisposto per garantire prestazioni sanitarie veterinarie dignitose e coerenti con le esigenze di salute e benessere a favore dei particolari “destinatari” delle cure che, soprattutto a seguito della pandemia da Covid-19, hanno aumentato la loro presenza nelle famiglie, diventandone elemento integrante.

Catania

Sospesa l’attività, con contestuale blocco immediato della movimentazione in ingresso ed in uscita degli animali, di una struttura sanitaria per animali ubicato nella provincia etnea, poiché la struttura operava in difetto del prescritto nulla-osta veterinario.

Nel medesimo contesto sono state sottoposte a sequestro penale 34 confezioni di farmaci veterinari, prevalentemente antibiotici e vaccini, scaduti di validità e posti in promiscuità con le confezioni destinate ad animali d’affezione ricoverati e sottoposti ai trattamenti terapeutici. Il titolare della struttura è stato deferito in stato di libertà per tentata somministrazione di farmaci guasti ed esercizio abusivo della professione sanitaria in quanto sprovvisto di titoli professionali abilitanti.

Latina

Sospesa l’attività di 2 ambulatori veterinari, ubicati nella provincia di Latina, dove sono state accertate gravi carenze igieniche in tutti gli ambienti, riscontrando, presso una delle strutture, anche la presenza di escrementi di roditori.

Le chiusure delle attività perdureranno fino al ripristino delle condizioni previste dalla normativa.

Lecce

Deferiti in stato di libertà due medici veterinari, direttori sanitari di due distinte cliniche veterinarie munite di pronto soccorso, ubicate nella provincia di Lecce, ritenuti responsabili di truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario Nazionale.

Nel corso dei controlli è stata accertata la detenzione di complessive 55 confezioni di farmaci per uso umano, verosimilmente prescritte a persone fisiche e oggetto di rimborso dal Servizio Sanitario Nazionale, poiché risultate prive di bollino farmaceutico.

Pescara

A seguito dell’attività ispettiva svolta presso una clinica veterinaria di Pescara, si è proceduto al deferimento in stato di libertà del direttore responsabile per aver custodito farmaci stupefacenti / psicotropi a uso veterinario scaduti di validità.

Nell’ambito della medesima campagna di controllo, è stata sanzionata la direttrice sanitaria di un ambulatorio veterinario di Giulianova (Teramo) per aver attivato un centro sanitario veterinario in assenza di autorizzazione e dei requisiti minimi richiesti.

Parma

Nel corso di un controllo presso una clinica veterinaria di Modena, sono state sequestrate 15 fiale e confezioni di medicinale ad uso veterinario rinvenute, parzialmente utilizzate, e riportanti date di apertura superiori al periodo massimo previsto di utilizzo.

Inoltre sono state accertate ulteriori irregolarità nella gestione ed impiego dei medicinali ad effetto stupefacente.

Taranto

Sono stati sequestrati, amministrativamente, 328 dispositivi medici sterili, impiegati per trattamenti sanitari e interventi chirurgici degli animali in cura, rinvenuti scaduti di validità all’interno di un ambulatorio veterinario di Martina Franca (Taranto).

Torino

Sottoposto a sequestro un ambulatorio veterinario di Torino presso il quale è stato accertato che il titolare svolgeva la professione di veterinaria sebbene già destinatario di provvedimento di sospensione emesso dall’Ordine per inottemperanza all’obbligo vaccinale per COVID-19.

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