Di Ferdinando Ceglia
Palermo. i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Palermo, insieme ai militari della Stazione Carabinieri di Porto Empedocle (Agrigento) hanno sequestrato, nei giorni scorsi, due giovanissimi esemplari di Aquila del Bonelli (nome scientifico: Aquila fasciata) di circa 40 giorni di età.
Gli animali erano detenuti, senza alcuna autorizzazione, da una persona residente a Porto Empedocle, all’interno di una struttura fatiscente nella disponibilità di questi.
La specie alla quale appartengono gli esemplari sequestrati è tutelata dalla legislazione internazionale, comunitaria e nazionale;.
Infatti, risulta tra le specie particolarmente protette dalla Convenzione internazionale della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, cosiddetta Convenzione di Berna, nonché dalla Direttiva Uccelli dell’Unione Europea che ha come oggetto la tutela degli uccelli selvatici in Europa, nonché dalla Convenzione sul commercio delle specie selvatiche in via di estinzione (CITES).
La specie è anche inserita nella lista rossa, quella cioè relativa alle specie in pericolo critico, stilata dall’Unione internazionale per la conservazione della natura – IUCN.
A conferma del particolare stato di protezione riservato alla specie in Italia, basti pensare che in Sicilia vive l’unica popolazione riproduttiva di Aquila di Bonelli.
Il prelievo dei pulcini, finalizzato al traffico illecito negli anni precedenti, ha rischiato di far scomparire questa popolazione.
La stessa è oggi presente con circa 20 coppie nidificanti. Per tale motivo l’Unione Europea ha finanziato il progetto Life CON.RA.SI. (Conservazione Rapaci Siciliani) che ha consentito il recupero di questa popolazione.
Tuttavia, l’illecito prelievo dei pulli continua; per tale motivo i nidi sono monitorati dai tecnici del Gruppo tutela rapaci e del Progetto Rapaci Sicilia del WWF, che nel caso specifico avevano immediatamente verificato la sparizione dei due pulcini, segnalando immediatamente l’accaduto al Nucleo CITES di Palermo dei Carabinieri Forestali.
Dopo una serie di accertamenti fatti dai militari del Nucleo CITES e dell’Arma territoriale, sono stati rinvenuti i giovani aquilotti che sono stati immediatamente sottoposti a visita medico veterinaria dal personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP di Agrigento.
Seppur i medici abbiano rilevato negli esemplari la presenza di sintomi da stress dovuti al verosimile recente prelievo dal nido, gli stessi ne hanno attestato la buona salute, autorizzando il trasferimento presso apposito Centro di Recupero specializzato nella riabilitazione di simili esemplari, allo scopo di valutare una possibile reimmissione in natura.
L’odierno intervento succede a quello già effettuato dagli stessi militari durante il passato anno 2021, nel corso del quale un altro giovane esemplare di Aquila del Bonelli, illecitamente prelevato dal nido, fu rintracciato all’interno di una struttura in uso ad un altro soggetto e posto sotto sequestro.
La persona, alla quale sono state trovate le due giovani aquile è stato denunciata a piede libero per le violazioni inerenti la detenzione di animali particolarmente protetti in assenza di documentazione utile a giustificarne la detenzione.
In ragione delle gravi conseguenze per chi procede all’illecito prelievo e detenzione di esemplari di fauna selvatica particolarmente protetta in natura, si rinnova l’invito dell’Arma a non prelevare animali selvatici in natura senza le dovute autorizzazioni e a non acquistare animali al di fuori di esercizi commerciali specializzati, in quanto oltre ad incorrere in responsabilità penali, si rischia di ledere ulteriormente e in modo irreparabile l’eccezionale patrimonio di biodiversità del nostro territorio.
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