LARNACA (CIPRO) – dal nostro inviato. Come scrivevano, ieri, a proposito delle dichiarazioni di qualche giorno fa del leader del Partito di sinistra AKEL (Partito progressista dei lavoratori), Stefanou Stefanou alla radio CyBC (https://www.reportdifesa.it/cipro-continua-il-flusso-in-aereo-e-con-barche-private-degli-israeliani-verso-il-loro-paese-unisola-sempre-piu-centrale-per-la-geopolitica-del-mediterraneo/) che aveva protestato che sia in aumento l’acquisto di case da parte di israeliani sull’isola, è arrivata, oggi, la risposta dell’ambasciatore israeliano a Cipro, Oren Anolik.

Il rappresentante diplomatico ha affermato che qui a Cipro “è in corso una campagna per screditare le sue dichiarazioni, in risposta ai commenti rilasciati all’inizio della settimana da un leader politico locale”.
“A Cipro si sta svolgendo una campagna fuorviante – ha aggiunto – che distorce deliberatamente la chiara dichiarazione che ho pubblicato mercoledì”, ha dichiarato Anolik in un post su X.

Nel post, l’ambasciatore faceva riferimento a commenti “fatti da un politico” che sosteneva che Cipro si stesse perdendo a causa della “vendita incontrollata di immobili a cittadini di Paesi terzi”, dell’istituzione di “scuole e sinagoghe sioniste” e dello sviluppo di comunità chiuse.

Secondo Anolik, il politico, il cui nome non è stato reso noto, ha suggerito che queste azioni facciano parte di una politica mirata di espansione israeliana a Cipro.
“Questa è retorica antisemita, pura e semplice”, ha affermato Anolik.
Sebbene non abbia mai menzionato chi fosse il politico, è abbastanza chiaro che l’ambasciatore si riferisse al leader di AKEL.
ECONOMIA CIPRIOTA
Questa polemica sull’acquisto delle case è nata perché gli israeliani sono al quarto posto tra gli acquirenti di abitazioni a Larnaca e Paphos.

I britannici (ricordiamo che l’isola ha avuto Londra alla sua guida, in vari e fasi dal 1878 al 1914 come protettorato dell’Impero britannico; dal 1914 al 1922 come occupante militare e poi come colonia della Corona dal 1922 al 1960.
Da quell’anno Cipro divenne una Repubblica indipendente) sono con i locali in testa alla classifica.
Ma dobbiamo ricordare che i russi (a Paphos) e i libanesi a Larnaca hanno investito i loro risparmi.
Cipro ha bisogno di capitali stranieri per un’economia che sì è aperta al commercio internazionale ma è dipendente anche da importazioni.
E’ questo provoca un deficit commerciale strutturale.
La sua economia è orientata prevalentemente ai servizi quali turismo, trasporti e finanza che rappresentano oltre l’83% del PIL.
L’industria manifatturiera, che rappresenta circa il 14% del PIL si diversifica in settore alimentare e tessile, settore chimico e farmaceutico e settore della raffinazione del petrolio.
L’agricoltura contribuisce per circa il 2% alla formazione della ricchezza del Paese.
I Paesi dell’ Unione Europea sono i principali partner commerciali.
Con essi ci sono Cina, Regno Unito e Israele.
L’Italia mantiene una ottima posizione sul mercato, al secondo posto (dietro alla Grecia).
Nella Zona Economica Esclusiva (ZEE) di Cipro si trovano numerosi giacimenti di gas. Dopo una fase di rallentamento delle attività causata dalla pandemia, nei primi mesi del 2022 hanno avuto inizio le attività di perforazione nel giacimento Glaucus, situato nel Blocco 10 della ZEE, da parte della joint venture ExxonMobil e Qatar Energy.
E’ stata una prima attività di trivellazione dall’inizio della pandemia nonché della ripresa del programma di esplorazione delle risorse energetiche che potrebbero trasformare il Paese in un hub energetico regionale.
INVESTIMENTI IMMOBILIARI
A curiosare in Internet su possibili investimenti immobiliari è facile scoprire come, da parte del Governo di Nicosia, ci sia la forte spinta anche mediatica per portare qui, magari da pensionati, i propri averi.
Anche se secondo l’Istituto Internazionale di Cipro per i dati economici e culturali, i prezzi delle case a Cipro hanno registrato una crescita significativa del 7.6% (anni 2023-2024).
Poiché l’isola continua a offrire promettenti opportunità di crescita, ecco alcuni fattori che stimolano gli investimenti immobiliari a Cipro:
Basta pensare che portare qui la residenza fiscale sull’Isola è considerata una delle soluzioni più vantaggiose.
Partiamo dal regime fiscale che ha un’aliquota ridotta per imprese e regimi agevolati per i residenti non domiciliati.

Per questo Cipro è considerata una delle mete più attraenti in Europa.
In questo articolo esploriamo i vantaggi, i requisiti e i passaggi necessari per ottenere la residenza fiscale a Cipro.
L’aliquota per le società è al 12,5%. Non ci sono tasse da pagare per i dividendi di aziende e capital gain.
Non ci sono imposte per un reddito estero (basti pensare a un pensionato).
Chi viene a lavorare qui (attenzione che bisogna conoscere anche il greco moderno, quello imparato al liceo si può anche buttare in soffitta) ha detrazioni fiscali fino al 50% del reddito per professionisti con salari superiori a 55 mila euro l’anno.
Il sistema legale è basato sul Common Law che garantisce tutte el tutele per investimenti stranieri.
Perché il Fisco consideri una persona fiscalmente residente a Cipro occorre vivere qui per minimo 60 giorni l’anno.
Vista la facilità di poter vivere in serenità su un’isola, da secoli al centro di arrivi e partenze di tantissimi popoli, la scelta di investire può sembrare una scelta naturale,
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