COVID-19: un virus che colpisce il corpo umano già debilitato o per altre cause? Seguono le patologie talvolta combinate

Piepaolo Piras*

Roma. Fin dall’inizio della pandemia sul finire del 2019, il SARS-Covid-19 non ha mai smesso di comunicarci quanti e quali danni è capace di causare al fisico degli esseri umani e alle sue funzioni.

il SARS-Covid-19 non ha mai smesso di comunicarci quanti e quali danni è capace di causare al fisico

In ogni momento (e ancora lo fa) il mondo scientifico è stato costretto a rivedere le proprie conoscenze e dedurre il relativo rischio di peggioramento su altre gravi condizioni patologiche.

Insomma, si impara di più ogni giorno. Grazie a questa precisazione, l’elenco delle condizioni cliniche che seguono non è in alcun modo esaustivo ed espone solo quelle condizioni patologiche le cui evidenze scientifiche sono oggi sufficienti a trarre conclusioni affidabili.

Ma l’elenco è realisticamente destinato ad aggiornarsi ogni giorno di più.

Si premette che per “malattia grave da Covid-19” si intende solo quella da ricovero in terapia intensiva, intubazione oppure ventilazione meccanica o decesso del Paziente.

L’elenco che segue comprende le complicazioni patologiche che il Coronavirus può generare o contribuire a determinare :

Lesione cardiaca acuta

Si tratta di entità cliniche ancora in via di definizione.

Sono state osservate e segnalate prima in Cina poi nello Stato di Washington.

Il più delle volte si è trattato di disturbi del ritmo cardiaco (aritmie).

Rimane ancora da stabilire se l’aritmia sia il risultato diretto di un’aggressione virale o se sia secondaria alla condizione di stress elevato al quale questi Pazienti sono sottoposti nel corso della malattia.

Vengono descritte anche le infiammazioni del muscolo cardiaco (miocarditi) e l’infarto del miocardio.

Infezione Secondaria

Con questa dizione si vuole intendere la successione temporale, ovvero priva di alcun legame con la malattia primaria Covid-19.

Si parla, pertanto, solo in riferimento ai malati Covid che sono stati infettati da un altro fattore.

La letteratura oggi disponibile definisce questa condizione come “non comune” .

Un reparto di terapia intensiva

Il più delle volte, gli agenti infettanti sono stati riscontrati come batterici, quasi sempre rappresentati da Streptococchi e da Stafilococchi.

In determinate condizioni cliniche a carattere progressivo questo genere di infezione può risultare mortale .

Lesione Renale Acuta

Dai primi studi , non sembra essere una complicazione frequente ma, quando accade, si manifesta con i caratteri della gravità.

L’unità funzionale di base renale (il nefrone) sembra essere la parte più colpita.

Il risultato può essere l’insufficienza renale parziale o totale (blocco renale).

Shock Settico

Per “sepsi” si intende una condizione patologica nella quale l’agente infettante raggiunge il flusso sanguigno e con esso raggiunge  altri organi (cuore, cervello e reni) provocandovi un processo infiammatorio, con calo della pressione sanguigna,

Il calo significativo della pressione arteriosa può causare insufficienza respiratoria o cardiaca, ictus, insufficienza di altri organi e morte nei casi più gravi.

Si sospetta fortemente  che possano formarsi dei micronuclei di coagulazione ematica capaci di impedire all’ossigeno e ai principali nutrienti di raggiungere gli organi vitali.

La sepsi, come lo shock settico, può incorrere in qualsiasi malato Covid, anche se incide maggiormente negli  adulti più anziani o in quelli con un sistema immunitario indebolito.

Coagulazione Intravasale Disseminata (CID)

In questa evenienza, il processo articolato della coagulazione ematica è alterato. Il risultato è la formazione di piccoli coaguli all’interno dei vasi sanguigni con fenomeni di trombosi multiple che possono interrompere il flusso del sangue in vari organi.

Uno studio cinese ha evidenziato come alcuni Pazienti ricoverati in Rianimazione sono in realtà deceduti per CID.

Un’altra ricerca olandese ha più specificamente determinato che circa un terzo di questi malati in terapia intensiva presentavano trombosi ai vasi delle gambe (trombosi venosa profonda) , ai polmoni (embolia del circolo polmonare) o alle arterie.

Sindrome Multisistema Infiammatoria dei Bambini (SMI-B)

Si sta ancora cercando un inquadramento clinico definitivo per questa sindrome caratterizzata da febbre, dolori addominali, vomito, diarrea, eruzione cutanea, cefalea e stato confusionale. Tali sintomi sono presenti in diversa associazione tra di loro.

Si sospetta sempre più di una forma di shock tossico

Stanchezza cronica

La si evidenzia in Pazienti che hanno di recente superato la malattia Covid e sono in stato di convalescenza. La Cronic Fatigue Syndrome (CFS)  è così conosciuta in letteratura internazionale.

I Pazienti avvertono una sorta di nebbia cerebrale, riduzione del sensorio, una forte e persistente stanchezza, dolore indefinito, problemi nell’elaborazione del pensiero fino allo stato confusionale, vertigini per lo più a carattere soggettivo.

Rabdomiolisi

E’ una condizione patologica sempre più attentamente studiata dai ricercatori.

Per il momento è considerata rara.

La Rabdomiolisi è dovuta alla rottura delle cellule muscolari , determinando la liberazione e messa in circolo di grandi quantità di una proteina, la Mioglobina, contenuta al loro interno.

Quest’ultima può intasare il filtro renale dando luogo ad un’insufficienza , anche totale, di questo importante organo emuntorio (blocco renale).

Danni al fegato

Sono ancora poco chiare le complicazioni del Covid a livello epatico, così come riportato recentemente nell’autorevole rivista “New England Journal of Medicine”.

Nei casi gravi di Covid è stato osservato un aumento delle aminotransferasi (enzima) e della bilirubina (secrezione epatica).

L’obiettivo è quello di stabilire se il virus Covid attacchi direttamente le cellule del fegato e quale sia tipo il tipo di danno inferto. Oppure se quest’ultimo sia secondario ad altri fattori : carenza di ossigeno nel sangue, tossicità da farmaci sono le prime ipotesi in considerazione

Danni neurologici

Sono ormai numerose le risultanze sulla comparsa di una sintomatologia neurologica caratterizzata da ipo- o anosmia (perdita parziale o totale dell’olfatto), nevralgia del trigemino, lesioni a carattere demielinizzante delle fibre nervose, tipo Guillan Barré, o la più grave “Encefalopatia emorragica necrotizzante” con letargia (sonno invincibile) profonda e persistente

Elencata questa lunga serie di complicazioni, il livello di attenzione clinica è rivolto anche all’apparato riproduttivo maschile e al sistema ematopoietico (deputato alla produzione delle cellule ematiche).

*Specialista in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico-Facciale

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