Esercito: i Guastatori della “Pozzuolo Del Friuli”. Unico Reggimento dell’Arma del Genio per la Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare

Di Angie Merlino

Udine. A 101 anni dalla sua costituzione, il 3° Reggimento Genio Guastatori ha tutt’oggi un’importanza ed un ruolo assolutamente unici.

Il gittamento del ponte tattico MGB (foto dell’autrice)

Costituitosi a Lodi il 1° aprile 1920 col concorso del 1° Reggimento Zappatori e del 3° e 7° Reggimento Telegrafisti, trae origine dal 3° Reggimento Genio il cui motto era “Nihil Nobis Obstaculum”.

Portatore delle tradizioni degli indimenticabili Guastatori d’Africa (il XXXI Battaglione di Paolo Caccia Dominioni e il XXXII Battaglione) e di Russia (XXX Battaglione Guastatori Alpini del Genio), il Reggimento, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu il primo dell’Arma del Genio a ricostituirsi in forma reggimentale.

Presente in Friuli sin dalla metà degli anni ’50, per effetto della ristrutturazione dell’Esercito Italiano e dopo aver assunto la denominazione di 3° Battaglione Genio Guastatori “Verbano”, il Reggimento trova la sua sede a Udine nel 1976 (anno del sisma in Friuli dove interverrà in soccorso alle popolazioni colpite assieme a tutto l’Esercito), in un primo tempo nella caserma “P. Spaccamela” e successivamente, nel settembre 1991 presso la caserma “G.B. Berghinz” dove si trova tutt’oggi.

Dal 1° settembre 1992 è inquadrato nuovamente nel 3° Reggimento Genio Guastatori, partecipa a varie missioni internazionali di pace, dai Balcani al Medio Oriente, fino all’Asia Centrale, oltre a partecipare a numerose operazioni sul territorio nazionale; non ultima Strade Sicure che a inizio maggio ha visto il Colonnello Antonio D’Agostino, Comandante del 3° Reggimento Genio Guastatori, cedere il comando del Raggruppamento “Umbria-Marche” nell’ambito dell’operazione stessa.

Un VTMM Orso con Mine Roller (foto dell’autrice)

 

Cinquattottesimo Comandante del Reggimento, non nuovo a ricoprire incarichi di prestigio, il Colonnello Antonio D’Agostino è il dedito e orgoglioso custode della Bandiera di Guerra del 3° Reggimento Genio Guastatori, la Bandiera più decorata dell’Arma del Genio.

LA STRUTTURAZIONE DEL REGGIMENTO 

Ordinato su di un Comando di Reggimento, Compagnia Comando e Supporto Logistico e Battaglione Genio Guastatori “Verbano”, il Reggimento comprende al suo interno tra gli altri: plotoni ACRT (Advanced Combat Reconnaissance Team) il cui compito principale è quello di effettuare ricognizioni al fine di raccogliere dati, informazioni, fotografie utili allo sviluppo della manovra in ambiente permissivo e non, tramite l’utilizzo del VTMM “Orso” (nelle sue diverse configurazioni e, all’occorrenza, di personale appiedato; plotoni EOD (Explosive Ordnance Disposal) specializzati nel riconoscimento, rimozione e neutralizzazione di ordigni esplosivi (dal munizionamento convenzionale agli IED) e residuati bellici delle due guerre mondiali, per i quali il Reggimento è competente nell’intera area del Friuli Venezia Giulia e nelle province venete di Belluno e Treviso.

Compiti ulteriori assegnati al Reggimento sono il supporto infrastrutturale (Mini-Rogi) e il concorso a interventi in caso di pubblica calamità e pubblica utilità.

Un VTMM Orso con sistema di sorveglianza (Gyrocam VOSS) in funzione (foto dell’autrice)

Il 3° Reggimento Genio Guastatori, in quanto dipendente della Grande Unità da combattimento dell’Esercito Italiano Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, attualmente al comando del Generale di Brigata Filippo Gabriele, fornisce due compagnie di Guastatori Anfibi al bacino della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare.

Unità d’élite idonee a combattere e a supportare il combattimento dei complessi tattici anfibi di cui fanno parte, le due Compagnie di Guastatori Anfibi hanno il compito fondamentale d’integrarsi con il Reggimento Lagunari “Serenissima” e il Reggimento “San Marco” della Marina Militare, i due elementi di fanteria appartenenti alla CNPM, e supportarli nelle fasi di sbarco e assalto assicurando fluidità alla manovra.

Ai Guastatori Anfibi, proprio perché impegnati nelle prime ondate di sbarco assieme a Lagunari e Artiglieri contraerei, è richiesta l’acquisizione della qualifica anfibia di tipo “Alpha”, la più dura e selettiva, presso il Reggimento Lagunari “Serenissima” che successivamente potrà essere integrata conseguendo l’abilitazione anfibia rilasciata dal COMFORSBARC della Marina Militare.

Il Reggimento partecipa il più possibile con i propri assetti sia all’addestramento pluriarma interno all’Esercito, sia interforze con la Marina Militare.

In tale contesto, si è recentemente conclusa la fase a fuoco dell’esercitazione “Varco 21” del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, al Poligono militare del Cellina Meduna (Pordenone).

Una colonna di VTMM Orso (foto dell’autrice)

Nell’esercitazione, svoltasi nel pieno rispetto delle normative per il contenimento del Covid-19, sono stati messi in pratica i compiti tattici peculiari della specialità Guastatori, che assieme ai Dragoni e ai Lagunari della “Pozzuolo del Friuli” si sono addestrati, a supporto di atti tattici delle unità di manovra, al superamento di un’interruzione di itinerario mediante il gittamento di un ponte tattico MGB (Medium Girder Bridge) e in una Combined Arms Route Clearance Operation (CARCO) che consente di liberare gli itinerari percorribili da ostacoli attivi e passivi ad unità di ricognizione.

Con la “Varco”, il 3° Reggimento Guastatori, ha testato l’efficacia delle procedure tattiche, ha accresciuto le capacità di combattimento e migliorato la capacità di operare in scenari di guerra ad alta intensità.

La giornata a fuoco, è stata seguita dal Comandante del Comando Forze Operative Nord, Generale di Corpo d’Armata Roberto Perretti, dal Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala, e dal Comandante della Brigata di Cavalleria, Generale di Brigata Filippo Gabriele.

IN COPERTINA: foto dell’autrice

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