Di Maria Enrica Rubino
Roma. Mancano poche ore alle celebrazioni del 73° Anniversario della nascita della Repubblica italiana, che si festeggerà domani con la tradizionale Rivista ai Fori Imperiali.
Saranno 3.975 gli uomini e le donne delle nostre Forze Armate che sfileranno lungo Via dei Fori Imperiali.
Quest’anno lo sfilamento coinvolgerà tutto il personale della Difesa con la novità dell’apertura della sfilata del Gruppo Paralimpico, del personale della Riserva Selezionata, di quello civile e dei veterani. E, anche quest’anno, oltre alle Associazioni combattentistiche e d’arma, sfileranno 300 sindaci.
Il Servizio Cerimoniale dello Stato Maggiore della Difesa, che dipende dall’Ufficio Relazioni Esterne, lavora senza sosta all’organizzazione dell’evento curando anche i minimi dettagli, a cominciare dagli inviti alle Autorità militari, al loro posizionamento sulla tribuna presidenziale, secondo un preciso ordine protocollare che viene pianificato in collaborazione con i cerimoniali del Quirinale, degli Organi Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Difesa.
Il defilamento dei militari e delle rappresentanze delle istituzioni, le 14 bande musicali e fanfare, 56 cavalli e 9 unità cinofile, segue uno schema ben preciso stabilito dall’Ufficio Relazioni Esterne in linea con le direttive del Gabinetto del Ministero della Difesa.
La marcia deve essere perfetta e sincronizzata con lo speakeraggio che accompagna la descrizione della cerimonia, mantenendo le giuste distanze e rispettando i tempi di defilamento.
Difficoltà che è dovuta anche alla presenza dei mezzi motorizzati che si muovono a una velocità minima. Per questo, i militari seguono ben due settimane di prove sotto l’occhio attento del personale dell’Ufficio Relazioni Esterne e del Comando della Capitale.
Tutto il personale che partecipa alla parata del 2 giugno, la Polizia di Stato, la Penitenziaria, i Vigili del Fuoco, la GdF, la Croce Rossa, la Protezione Civile e la Municipale, segue l’addestramento per marciare in maniera formale.
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