Guardia di Finanza: cane anti-droga segnala presenza di stupefacente a bordo di un TIR, scovati 280 mila euro in contanti. Denaro sequestrato e conducente denunciato per ricettazione

TREVISO. Duecentottantamila euro in contanti sono una cifra decisamente considerevole, specie se ritrovati all’interno di un autoarticolato il cui conducente non ha saputo fornire una giustificazione plausibile circa la disponibilità di tutto quel denaro.

Posto di controllo della Guardia di Finanza presso un casello autostradale

La curiosa vicenda è avvenuta durante uno dei quotidiani controlli eseguiti dai Finanzieri del Comando Provinciale di Treviso lungo le strade che attraversano la provincia, ed il mezzo pesante in questione è stato fermato all’uscita del casello autostradale di Preganziol (Treviso) dove una pattuglia di Finanzieri, in forza al Gruppo di Treviso – coadiuvata da una propria unità cinofila – ha imposto l’alt al mezzo in questione intestato ad un’impresa sarda di trasporti.

Dopo le prime operazioni di riscontro sulla merce trasportata, il cane antidroga ha cominciato a segnalare al proprio Finanziere-cinofilo la possibile presenza di sostanza stupefacente a bordo.

Più nel dettaglio “Escor” (questo il nome del cane delle Fiamme Gialle) puntava con una certa insistenza la zona della motrice in corrispondenza delle portiere della cabina, e questo bastava ai Finanzieri operanti per provvedere ad un’accurata perquisizione che in breve tempo gli permetteva di rinvenire una busta con dentro alcuni sacchetti di cellophane contenenti il denaro, i quali erano stati occultati proprio sotto il lettino dell’autista.

Alle conseguenti domande sulla provenienza di tutti quei soldi il conducente ha iniziato a fornire spiegazioni del tutto inverosimili; a suo dire la somma era stata fortunosamente rinvenuta in terra soltanto il giorno prima e subito prima di iniziare il viaggio, mentre la busta con al suo interno il contante non sarebbe stata nemmeno aperta dal soggetto in questione, il quale avrebbe così appreso del suo contenuto solo all’atto del controllo dei finanzieri.

Inutile aggiungere che tale ricostruzione dei fatti era quantomeno poco attendibile, per questo gli uomini della Guardia di Finanza trevigiana hanno proceduto al sequestro dell’intera somma, oltre che a denunciare il conducente alla locale Procura della Repubblica per il reato di ricettazione.

Cane anti-droga della Guardia di Finanza di Treviso con il suo Finanziere-cinofilo

La stessa Autorità Giudiziaria, alla luce di quanto rapportato dai Finanzieri nonché di una circostanza piuttosto netta nei suoi contorni essenziali, ha chiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale la convalida del sequestro, ciò in considerazione del fatto che la somma potesse essere dispersa oppure utilizzata per commettere altri reati, fermo restando che per il denunciato vige ancora la presunzione d’innocenza costituzionalmente garantita fino ad eventuale ed intervenuta sentenza definitiva di condanna.

Non è questa la prima volta che autopattuglie della Guardia di Finanza di Treviso mettono a segno risultati del genere.

Soltanto nei primi tre mesi di quest’anno presso il casello autostradale di Venezia Est (che registra qualcosa come 3,5 milioni di veicoli transitanti ogni anno, molti dei quali provenienti dalla “Rotta Balcanica”) sono stati fermati quattro stranieri provenienti dal confine italo-sloveno con al seguito denaro contante per importi compresi tra 11 e 13 mila euro, ognuno dei quali sanzionato per omessa dichiarazione di denaro contante al seguito così come previsto dalla vigente normativa sui flussi di valuta.

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