Guardia di Finanza: Genova, scoperta una vendita on-line di lussuosi orologi contraffatti. Denunciati 2 responsabili

Di Aldo Noceti

Genova. Avevano organizzato e dato vita ad un commercio in grande stile di orologi di lusso, che poi proponevano sul web ad un vasto pubblico il quale poteva persino “personalizzare” la scelta del modello, ma dietro tale attività altro non si nascondeva che la contraffazione delle più note griffe mondiali dell’orologeria.

Si racchiude in questi sintetici dettagli un’ennesima operazione a contrasto di questo ancor troppo presente fenomeno e che i finanzieri del Comando Provinciale di Genova – Tenenza di Rapallo, hanno portato a termine a seguito di un monitoraggio compiuto su internet alla ricerca di siti che propongono prodotti illeciti o di comunque illecita provenienza.

Proprio da questi controlli – che gli uomini della GDF genovese hanno condotto anche su canali sociali e chat – all’attenzione sono presto balzate le proposte di vendita pubblicate da due soggetti piuttosto abili nel commercio di orologi di lusso, per i quali veniva data al pubblico un’ampia disponibilità di modelli e materiali, dall’acciaio all’oro e finanche la possibilità di un’incastonatura con finte pietre preziose.

Il tutto ovviamente accompagnato da eleganti cofanetti così come si conviene per oggetti di tale ricercatezza, oltre a certificazioni d’origine, garanzia, sigilli vari e libretti delle istruzioni.

Autopattuglia della Guardia di Finanza

Pressoché certi che i titolari di tale “negozio virtuale” fossero rivenditori di prodotti-fake, i militari delle fiamme gialle hanno così proceduto alla perquisizione dei loro rispettivi appartamenti rinvenendovi all’interno un centinaio di cronografi marcati Rolex, Omega, Armani, Louis Vuitton, Gucci e molte altre tra le più famose case internazionali dell’alta orologeria.

In base a quanto i finanzieri sono già riusciti a ricostruire sulla vicenda, tale “commercio” andava avanti da almeno tre anni e con guadagni che è facile immaginare come più che ottimi.

Al termine delle varie fasi della descritta attività, i due soggetti sono stati dunque denunciati per i reati (continuati ed in concorso) di ricettazione e commercio di prodotti recanti il marchio di fabbrica contraffatto.

La Guardia di Finanza esorta i cittadini a non alimentare in nessun modo questi traffici – in cui molto spesso si celano anche gli interessi della criminalità organizzata – ricordando che l’acquisto, la detenzione o la cessione a qualsiasi titolo di prodotti con marchio di fabbrica contraffatto costituisce un illecito penalmente perseguibile, oltre che un concreto danno per l’economia legale nonché per l’occupazione nel mondo del lavoro.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore