Guardia di Finanza: Roma, sequestrati due canali Telegram utilizzati per la vendita di pseudo-vaccini anti Covid-19

Di Dario Gravina

Roma. Dopo i commerci clandestini (molti dei quali rivelatisi autentiche truffe) di dispositivi di protezione individuale che si sono manifestati sul web all’indomani dell’emergenza pandemica internazionale, ecco pronti altri “affaristi” del settore stavolta pronti a vendere agli interessati non mascherine o disinfettanti, bensì dosi di presunto vaccino a prezzi che variano dai 155 euro a dose fino ai 20.000 euro per uno “stock” da 800 fiale (garanzia di anonimato compresa).

Questo è quanto hanno scoperto i finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche (NSTPFT) all’esito di una difficile indagine coordinata dal Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Milano, Dott. Eugenio Fusco.

Per scoprire il traffico, gli specialisti del NSTPFT hanno dovuto sondare a fondo i canali Telegram accessibili solo previa autorizzazione del gestore e che, nel caso specifico, servivano da “showroom” virtuale funzionale ad indirizzare i potenziali clienti sulle piattaforme di commercio elettronico che sono presenti nella parte più recondita di internet, ovvero nel c.d. “dark web”.

Giunti sin dove previsto dai responsabili di tale commercio, gli interessati potevano dunque scegliere il tipo di vaccino desiderato e realizzare il pagamento che, però, poteva avvenire soltanto in criptovalute.

Stemma Comando Unità Speciali GDF

Il tutto, come indicato sopra, nel completo anonimato, con imballaggio a bassa temperatura e dose di richiamo del farmaco inclusa nell’offerta, tracciamento della spedizione nonché con la possibilità di rivolgersi ad un “help desk clienti” creato attraverso utenze nascoste presenti su piattaforme di messaggistica istantanea.

La struttura in questione aveva così generato un grande interesse in moltissime persone ansiose di immunizzarsi al più presto senza badare troppo ai costi, alle tempistiche di vaccinazione stabilite dalle Autorità e tantomeno all’autenticità di quanto gli veniva proposto, con un’utenza che gli investigatori delle fiamme gialle diretti dal Colonnello Gian Luca Berruti hanno contato in oltre 4.000 iscritti.

Dopo aver proceduto al sequestro dei due canali Telegram utilizzati per la vendita di questi “vaccini anti Covid-19” (illegalmente proposti al pubblico nelle note versioni di AstraZeneca, Pfizer e Moderna), i finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche stanno comunque proseguendo le indagini anche al fine di accertare l’effettiva commercializzazione dei vaccini proposti (con tutte le riservatezze del caso) via “e-commerce”, nonché la loro reale provenienza al di fuori dei canali autorizzati e che, molto probabilmente, sono manovrati da organizzazioni criminali in piena regola, pronte a monopolizzare un lucrosissimo traffico clandestino in danno di inconsapevoli acquirenti, che potrebbero dunque venire in possesso di pseudo-vaccini evidentemente contraffatti con rischi facilmente immaginabili per la loro stessa salute.

Al di là di questa indagine, che ha richiesto competenze tecniche ed investigative di elevatissimo livello e che la Guardia di Finanza normalmente affida al suo Nucleo specializzato nella ricerca dei crimini informatici o comunque realizzati attraverso il web, è bene dubitare di ogni possibilità di approvvigionamento che non sia quella affidata alle strutture sanitarie pubbliche, e che ogni forma di tale illecito commercio può essere segnalata al numero di pubblica utilità del Corpo “117”, attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.

 

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