DOHA. I mediatori del Qatar avrebbero esortato ad accelerare il rilascio degli ostaggi, sequestrati lo scorso 7 ottobre, e a farlo senza aspettarsi concessioni israeliane.

Una delle donne israelo-americana rapite e liberate
Lo Stato del Golfo, in coordinamento con gli Stati Uniti, sta infatti conducendo colloqui di mediazione con Hamas e funzionari israeliani sul rilascio degli oltre 200 ostaggi, catturati nel corso dell’azione teroristica.
Lunedì scorso, Hamas ha liberato due donne civili israeliane prigioniere dall’enclave assediata dall’Israel Defence Forces (IDF) in seguito al rilascio di due ostaggi con doppia nazionalità statunitense-israeliana, venerdì.
Il Qatar sta ora discutendo con Hamas e Israele per un rilascio più ampio di civili. E questi colloqui sarebbero a buon punto.
I colloqui non riguardano però nessuno dei soldati israeliani detenuti da Hamas.
Essi, per l’organizzazione terroristica sono “risorse strategiche” che il gruppo potrebbe eventualmente scambiare con importanti concessioni da parte di Israele.
Circa 222 persone di età compresa tra i 9 mesi e gli 85 anni sono state sequestrate il 7 ottobre, quando Hamas e altri militanti hanno compiuto una serie di omicidi nel Sud di Israele, sparando agli automobilisti, dando la caccia ai civili, compresi i bambini, nelle loro stesse case, e bruciando e pugnalando a morte le persone.
Intanto, dal punto di vista militare il Comandante dell’IDF in Cisgiordania, il Generale di Brigata Avi Bluth ha incontrato gli agenti di sicurezza israeliani ed i capi degli insediamenti in Cisgiordania e ha detto loro: “Ci siamo tolti i guanti nella nostra guerra contro Hamas anche in Giudea e Samaria”.

Il Generale di Brigata Avi Bluth, Comandante dell’IDF in Cisgiordania
Nel comunicato dell’Esercito, Bluth ha riferito ai presenti che dall’inizio della guerra, in Cisgiordania, sono stati arrestati più di 930 ricercati e circa 600 agenti di Hamas.
“Faremo più operazioni offensive per ripulire i covi dei terroristi – ha aggiunto – come quello che è stato fatto nel campo profughi di Nur al-Shams”.
Bluth ha aggiunto che l’IDF “farà di tutto per mantenere la sicurezza dei residenti, soprattutto in questi giorni difficili. Siamo aggressivi, non conteniamo gli incidenti ma li eliminiamo e, al di là della difesa, agiamo in modo significativo per contrastare il terrorismo”.
Il portavoce dell’IDF Daniel Hagari ha riferito, nel corso di una conferenza stampa, che l’Iran sta attualmente aiutando Hamas con la condivisione di attività intelligence e con messaggi anti-israeliani online.

Il portavoce dell’IDF Daniel Hagari
Hagari ha aggiunto che quando i rappresentanti iraniani in Iraq, Yemen e Libano entrano in azione, è su ordine di Teheran.
Nel frattempo, l’IDF ha colpito 5 cellule terroristiche libanesi, ieri.
Ha inoltre avvertito, nuovamente, i residenti del Nord di Gaza di spostarsi a Sud prima che inizi l’invasione di terra, aggiungendo che non dovrebbero ascoltare Hamas che dice loro di rimanere sul posto.
Ha continuato dicendo che potranno ritornare dopo la fine della guerra.
Hagari ha, infine, aggiornato il bilancio delle vittime dei soldati dell’IDF. Sono 308 i Caduti.
Da parte sua, il Presidente turco Tayyip Erdogan ha dichiarato che il gruppo militante palestinese Hamas non è un’organizzazione terroristica ma “un gruppo di liberazione che conduce una battaglia per proteggere la propria terra”.

Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan
In un discorso ai parlamentari del suo Partito, Erdogan ha detto che “Israele ha approfittato delle buone intenzioni della Turchia e che non si recherà in Israele come previsto in precedenza”.
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